Il dattiloscritto del Gattopardo e nuovi documenti bassaniani esposti a Casa Minerbi

Firmata la nuova donazione che conta anche quattro quaderni manoscritti dell'autore.

Data:

04/05/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Il dattiloscritto de "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con le correzioni e l'editing in originale di Giorgio Bassani è da questi giorni esposto al “Centro Studi Bassaniani” del Comune di Ferrara, a Casa Minerbi.

 

La notizia arriva nel giorno in cui la curatrice del Centro, Portia Prebys, col sindaco Alan Fabbri, l'assessore Marco Gulinelli e alla presenza dell'ex primo cittadino Tiziano Tagliani (che aveva seguito due precedenti donazioni del materiale bassaniano) ha formalizzato - davanti al notaio Francesca Bianchi - una nuova donazione. Nuova donazione di cui il celebre romanzo - definito da Bassani "un capolavoro assoluto", "un felicissimo caso di poema nazionale", "l'opera di un vero scrittore" - è parte di un corposo complesso di documenti, che comprende la stampa delle bozze del 20 maggio, del 28 luglio e la prefazione del 15 ottobre 1958, sempre de "Il Gattopardo", con copie dell'originale frontespizio, della prima e dell'ultima pagina del manoscritto, corredati da commenti e correzioni di Bassani.

 

La donazione conta, tra le altre cose, anche: quattro quaderni manoscritti dell'autore, 1.368 pagine anche dattiloscritte e con correzioni, bozze complete, saggi con appunti sia in lingua italiana che inglese, un libro con dedica manoscritta di Bassani all'avo materno. Vi si trovano anche i quaderni manoscritti di poesie ‘Epitaffio’ e 'In gran segreto' - già esposte e visibili a Casa Minerbi in teche dedicate.

 

Prebys lascia al Comune (il “Centro Studi Bassaniani” di Casa Minerbi è di pertinenza del servizio Biblioteche e Archivi del Comune) anche una scultura, con dedica di Arnoldo Pomodoro, un grande tavolo rotondo in noce dell’’800, i premi 'Tormargana' del 1974, con scultura di Ruta 'Città di Tivoli' e 'Villa d'Este' del 1983, tre dipinti ad olio su tela di un pittore orientalista della seconda metà del XIX secolo. Alcuni 'pezzi' del lascito arriveranno prossimamente da Roma.

 

"Giorgio Bassani appartiene a Ferrara e alla nazione ed è giusto che ogni cosa sua, di importanza, appartenga a Ferrara, per il presente e per i posteri", ha detto Prebys.

 

"Ferrara, con 'grato animo', come sottolineato nell'atto notarile, accoglie questa donazione, che è un pezzo straordinario di storia della letteratura mondiale del Novecento e di ogni tempo", ha detto il sindaco Alan Fabbri, ringraziando Prebys per il suo "impegno civico, l'attenzione e la sensibilità dimostrate nel mettere a disposizione della cittadinanza e delle nuove generazioni le testimonianze e le opere di Bassani, autore che dovrebbe essere costantemente letto e riletto per il suo insegnamento sempre attuale e sempre vivo".

 

Nel corso della firma dell'atto notarile è stato espresso profondo cordoglio per la notizia della scomparsa - giunta nelle ultime ore - di Lino Capolicchio, scelto nel 1970 da Vittorio De Sica per il suo ruolo più celebre, quello di Giorgio, protagonista de Il giardino dei Finzi Contini (film liberamente ispirato" al celeberrimo romanzo di Bassani). Unanime il pensiero commosso: "Piangiamo un grande protagonista della storia del cinema, che ha contribuito a raccontare Ferrara e a esprimere l'anima di un'epoca", ha detto il sindaco Fabbri.

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Data pubblicazione

04/05/2022

Aggiornamento

05/05/2022 09:39