"Fakes, i falsi nell'arte", la mostra a Ferrara dal 7 aprile a Palazzo Bonacossi

Ingresso gratuito. Via libera dalla giunta. Assessore Gulinelli: "Un percorso curioso e avvincente tra casi eccellenti e colpi di scena"

Data:

08/03/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

"Fakes, il falso nell'arte": apre il 7 aprile - fino al 31 luglio - la mostra a palazzo Bonacossi, a Ferrara, ad accesso gratuito. Il via libera è arrivato oggi dalla giunta comunale.

Quello in programma negli spazi espositivi del palazzo in via Cisterna del Follo 5 sarà un percorso da Alceo Dossena - l'autore vissuto tra Otto e Novecento che creò capolavori attribuiti ai grandi maestri del passato e finiti anche in molte collezioni e musei all'estero -  ai falsi Modigliani, con riferimento ai fatti del 1984, quando nel fosso reale di Livorno furono rinvenute due teste attribuite erroneamente all’artista più famoso della città toscana di cui correva proprio in quell’anno il centenario della nascita.

 

In quell'occasione l'attuale presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, con Mario Spagnol, manifestò dubbi sull'originalità delle opere. Nella presentazione della mostra Sgarbi sottolinea  come questa vicenda evidenzi che "la critica deve pronunciarsi autonomamente, mettendo in discussione anche gli accertamenti tecnici". "Questo - sottolinea Sgarbi - è il principio su cui si afferma il primato della critica". 

 

"Quello che apriremo a Bonacossi sarà un percorso curioso e avvincente tra casi di falsi 'eclatanti' e colpi di scena. C'è chi, come Sainte-Beuve, si è spinto a dire che 'l'ultima parola dell'arte la trovo nella contraffazione'. Senza arrivare a queste considerazioni così tranchant e forse discutibili, non c'è dubbio che la storia dell'arte sia stata percorsa da casi di falsari 'eccellenti' e di altrettanto 'eccellenti' false attribuzioni che hanno segnato la stessa storia dell'arte rivelando, come nel caso di Dossena, un evidente 'talento' anche nella mano di certi copiatori e falsari", dice l'assessore Marco Gulinelli, promotore della delibera di oggi.

 

Nel dettaglio, l’esposizione che si aprirà a Bonacossi presenterà circa 90 opere e approfondirà il tema del falso nell’arte attraverso i capolavori del cremonese Dossena (1878-1937), formidabile creatore di sculture nello stile greco, etrusco e dei più grandi maestri italiani del Trecento e del Rinascimento,  di Giovanni Bastianini, il più celebre scultore-falsario dell’Ottocento, delle opere realizzate per protesta  dallo scultore Angelo Froglia e per scherzo da Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, autori, nel 1984, della beffa delle teste attribuite ad Amedeo Modigliani.

 

Le opere scultoree dialogheranno anche con un piccolo ma prezioso nucleo di dipinti di Federico Joni e Umberto Giunti, che si specializzarono in tavole dal fondo oro, che ricalcano lo stile dei Primitivi senesi. Infine, nella sezione "Neo-estense", sarà presentata una selezione di sculture di  falsari, copisti e citazionisti  padani operanti tra Otto e Novecento.  

 

La mostra sarà ad accesso gratuito con apertura al pubblico il giovedì e venerdì, dalle 15 alle 18,30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18,30, salvo ulteriori aperture straordinarie che potranno essere valutate anche in coincidenza di iniziative particolari o festività.

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Data pubblicazione

08/03/2022

Aggiornamento

08/03/2022 14:47