Il nuovo ponte di Spinazzino passa il collaudo

Risposta positiva alla sollecitazione di 60 tonnellate, il massimo carico passa da 2 a 44 tonnellate.

Persone: Alan Fabbri
Data:

17/05/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Collaudo riuscito. Il responso dell'ingegner Claudio Comastri del dipartimento di ingegneria dell'Università di Ferrara, presente con il direttore dei lavori Elisa Maniezzo, ha segnato, questa mattina, il riscontro positivo delle prove di carico sul nuovo ponte di Spinazzino, realizzato con un investimento dell'Amministrazione di 400mila euro, e costruito in sostituzione della precedente infrastruttura, che nel 2005 aveva anche registrato un crollo. "Per la stagione estiva le aziende agricole della zona potranno utilizzare un nuovo ponte, sicuro e adatto ai mezzi pesanti.

 

Questa è la dimostrazione di che cosa significhi parlare di nuove infrastrutture a servizio dell'economia", sottolinea il sindaco Alan Fabbri, che lancia un sondaggio sui social per dare un nome al nuovo ponte, secondo una consuetudine per questo genere di opere.

 

Il collaudo ha richiesto l'impiego di due camion, a pieno carico, da circa 30 tonnellate ciascuno.  Il laboratorio Life ha fornito assistenza su controllo materiali e prove di cantiere, mentre i topografi di Zenith Ingegneria hanno realizzato i monitoraggi registrando le risposte dell'impalcato al picco di carico, muniti di un "autolivello digitale" che traguarda una 'stadia', strumento a cannocchiale per la misurazione dei dislivelli rispetto a un altro punto fisso.

 

Il nuovo ponte avrà una portata massima di 44 tonnellate (nell'ultimo periodo la precedente struttura era limitata a  2 tonnellate) - con opzione per trasporti eccezionali su autorizzazione speciale - è classificato di 'categoria 1', realizzato secondo la moderna tecnologia, a campata unica, sostituendo così il precedente che aveva appoggi in acqua. Le travi portano la firma di una azienda storica – la TPS Srl di Imola, gruppo Mattioli – che opera nel settore dal 1910.

 

Le saldature sono state verificate una ad una, con appositi macchinari, per controllare anche l'assenza di infiltrazioni d'aria. La TPS ha così trasformato oltre 28mila chilogrammi di acciaio Corten nell’infrastruttura di base del nuovo ponte a  campata unica che, quindi,   non  ha appoggi nell’acqua, ma è sorretto dalle spalle ricavate a ridosso dei rilevati arginali. Questo consente di porlo al riparo da fenomeni di scalzamento delle fondazioni. I nuovi appoggi del ponte sono della FIP MEC Srl di Selvazzano Dentro (PD).

 

Effettuato il collaudo, all'inaugurazione mancano solo alcune opere di completamento, come la posa delle caditoie, alcune stuccature esterne, l'ultimazione del sistema di deflusso  delle acque e l'installazione dei giunti di dilatazione stradale.La  realizzazione del nuovo ponte è stata aggiudicata, la scorsa primavera, da un raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Barri Marino (capogruppo) e dalla Edilscavi 08 Srl.  Il completamento dell'opera segnerà la riapertura ad auto e mezzi pesanti dell’accesso diretto a via Cascina, da via della Cembalina. 

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Data pubblicazione

17/05/2022

Aggiornamento

17/05/2022 15:51