Nuovo spazio Michelangelo Antonioni: affidamento dei lavori per 1,750 milioni di euro

Pareti espositive, riqualificazione facciate, sale proiezioni, nuovi impianti ed efficientamento energetico

Data:

11/01/2023

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

L’avvio del 2023 segnerà la partenza, tra gli altri, del cantiere di riqualificazione e restauro del Padiglione di Arte Contemporanea, che porterà alla realizzazione del nuovo Spazio dedicato a Michelangelo Antonioni, il celebre regista ferrarese premio Oscar.

 

A progettare il futuro tempio dedicato alla memoria e all’attualità del grande cineasta è stato, nei mesi scorsi, un team di cui fa parte il prestigioso studio romano Alvisi-Kirimoto, con la società Ates, l'architetto comunale Rossella Bizzi e l’ingegnere Paolo Rebecchi. Promotori del progetto sono, con l'Amministrazione comunale, il presidente della Fondazione Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, ed Enrica Fico, che fu moglie di Antonioni. Curatore è Dominique Païni, già direttore del Cinémathèque française.

 

L’affidamento dei lavori è previsto a fine mese, la partenza del cantiere nello spazio di poche settimane. La durata dell'intervento sarà di circa un anno e prevede un investimento di 1,750 milioni di euro (fondi comunali). A realizzarlo sarà Unyon Consorzio stabile Scarl. Responsabili del procedimento sono l’ingegnere comunale Paolo Rebecchi e l’architetto Natascia Frasson.

 

Si tratta di un importante complesso di lavori che interesseranno la facciata del Pac (e del vicino deposito di arte moderna) e gli interni, con il rifacimento degli impianti, l’installazione di un sistema di climatizzazione con controllo dell’umidità e della ventilazione meccanica, e il riscaldamento radiante al piano terra, per l’efficientamento energetico, la realizzazione di una nuova pavimentazione, con un nuovo solaio contro terra.

 

Sono inoltre previsti: lavori di coibentazione, l’ammodernamento degli impianti di rilevazione fumi e di quello elettrico, nuovi sistemi di videosorveglianza e anti intrusione. Nei locali del piano terra saranno posizionate pareti fisse (con nicchie espositive integrate illuminate e climatizzate, per la collocazione delle opere) e, anche al piano superiore, pareti mobili in cartongesso con isolante interno in lana di vetro, microforate (per migliorare la resa acustica) nelle stanze che saranno destinate alle proiezioni di film e documentari. In progetto, tra le altre cose, anche: il rifacimento della scala, con parapetto vetrato, e dell’ingresso-biglietteria. Inedita sarà anche l’illuminazione, con elementi lineari incassati e microspot orientabili.

 

Per consentire il prossimo avvio del cantiere in questi giorni è in corso il disallestimento degli spazi interni del Padiglione di arte contemporanea, che hanno ospitato fino a domenica 8 gennaio la mostra “Piero Guccione. Mistero in piena luce”, con un’affluenza di pubblico di 4.260 visitatori e 293 cataloghi venduti, fino a esaurimento. A poco più di cinquant’anni dall’ultima mostra ferrarese dedicata all’artista siciliano, organizzata nel 1971 da Franco Farina al Centro Attività Visive di Palazzo dei Diamanti, Ferrara ha omaggiato questo grande maestro del Novecento che, come ha sottolineato Vittorio Sgarbi, “Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta” in Italia.

 

L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con Il Cigno Arte e l’Archivio Piero Guccione, ha ripercorso cronologicamente l’intera produzione dell’artista, portando a Ferrara oltre settanta opere tra dipinti e pastelli.

Altre informazioni

Data pubblicazione

11/01/2023

Aggiornamento

11/01/2023 11:45