Baluardo Sant’Antonio, progetto pilota per il restauro conservativo

Scavo del terrapieno e consolidamento contrafforti contro i cedimenti del terreno

Data:

28/03/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

È in corso al  Baluardo di Sant’Antonio il progetto pilota di restauro conservativo, di riparazione delle lesioni e per contrastare gli effetti dei cedimenti del terreno. Gli operai della PR Consolidamenti, specializzata in questo genere di interventi di particolare ingegneria strutturale, dopo aver delimitato l’area di cantiere, stanno procedendo agli scavi del terrapieno del baluardo, che hanno fatto emergere gli antichi contrafforti di sostegno al baluardo.

 

Qui gli specialisti stanno riparando le porzioni con laterizi mancanti attraverso la tecnica, cosiddetta, del cuci-scuci. Si tratta di ricollegare gli elementi strutturali al paramento, dopo il distacco causato dalle spinte del terreno e i fenomeni definiti “rototraslazionali”, costantemente monitorati dal servizio Beni monumentali del Comune. “Gli ultimi rilievi hanno messo in luce l’esigenza di un intervento, fondamentale per la tutela delle mura.

 

Abbiamo immediatamente provveduto con uno stanziamento complessivo di 300mila euro”, spiega l’assessore Andrea Maggi, che aggiunge “queste azioni si inseriscono nel contesto del progetto ‘Un chilometro di mura all’anno’ che, dopo anni, porteranno progressivamente alla completa riqualificazione della cinta muraria, patrimonio straordinario della città e unico nel suo genere”.

 

Realizzato il consolidamento strutturale a Sant’Antonio,  sarà effettuata, con l’identica tecnica del cuci-scuci, la riparazione delle lesioni e dei distacchi sulla superficie muraria, quindi il collegamento meccanico del paramento ai contrafforti con barre d’acciaio e, da ultimo, saranno effettuati scavi sotto la fondazione dei baluardi per posare pali a contrasto, ossia cilindri di cemento armato capaci di dare solidità alla struttura.

 

Il complesso degli interventi realizzati a Sant’Antonio sarà costantemente monitorato, anche dopo la conclusione del cantiere, e dai dati raccolti si valuterà un intervento analogo al baluardo di San Pietro. Quest’ultimo, intanto, nei prossimi giorni sarà ‘liberato’ dalle erbe infestanti e protetto dall’avanzare sotterraneo delle radici che agiscono a livello delle fondamenta.

 

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Data pubblicazione

28/03/2022

Aggiornamento

28/03/2022 10:31