Il Farnace ferrarese di Vivaldi sul Washington Post e sul Telegraph’

Assessore Gulinelli: “Vincono la cultura e l’arte libera”. Il direttore Corvino: “Sfida messa a segno, avanti con il repertorio d'autore”

Data:

04/01/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

 “La Chiesa cattolica e la città di Ferrara hanno fatto pace con Antonio Vivaldi”. Inizia così l’articolo che il Washington Post riserva all’appuntamento con cui la città estense ha chiuso il 2021, il Farnace andato in scena il 30 e il 31 dicembre al Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’, dopo quasi 3 secoli da quel mancato debutto ferrarese dovuto al veto dell’allora legato pontificio Tommaso Ruffo, austero cardinale poco tenero con lo 'scapigliato' Vivaldi, che si mostrava a braccetto con attrici e cantanti.

 

La storica riconciliazione tra la città e l’autore veneziano è stata sancita dalla presenza in platea dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Gian Carlo Perego, allo spettacolo del 30. 

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L’appuntamento con la prima ferrarese del Farnace ha ottenuto particolare rilievo internazionale, tanto che oltre il Washington Post, anche il “The Telegraph” ha ripreso la notizia dell’evento 

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Entrambi i prestigiosi media anglosassoni nell’edizione web fanno notare che l’appuntamento ferrarese col Farnace è stato un gesto che ha aiutato a “sanare il passato, accendendo inoltre i riflettori su una delle opere meno conosciute di Vivaldi”.    “Abbiamo fatto i conti con la storia sanando una ingiustizia che si protraeva da troppo tempo. Finisce così il lungo esilio artistico di Vivaldi – dice l’assessore Marco Gulinelli –.

 

Questa vicenda segna, anche a livello simbolico, un elemento fondamentale: la cultura, l’arte, il teatro sono liberi per definizione, ed è fondamentale preservare, tutelare, proteggere, salvaguardare questa libertà. Il Teatro Comunale di Ferrara è il tempio di questo pluralismo, è  luogo che si sta connotando come emblema dell’espressione libera, indipendente, molteplice, del confronto aperto e scevro da pregiudizi. Come la vera cultura deve essere.

 

Complimenti a tutti per aver scritto questa bella pagina del teatro italiano”.   “Una sfida vinta – dice Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro –. Il Farnace di Vivaldi si conferma un capolavoro assoluto e si conferma la bontà della scelta di proporre anche il repertorio meno noto di questo straordinario autore.

 

La straordinaria risonanza internazionale ottenuta ci spinge a continuare su questa strada, con la massima qualità proposta, quella messa in campo dal direttore Federico Maria Sardelli, da un cast straordinario, da musicisti e cantanti del Coro Santo Spirito, di geniali tecnici e costumisti. Da sempre ritengo che non ci siano motivi per cui le opere di Puccini, di Verdi, di Bellini, di Rossini o di Donizetti debbano essere più rappresentate di Vivaldi o di Händel.

 

Il melodramma barocco è per me uno scrigno pieno di perle, meraviglie, bellezza, di musica geniale. Con il Farnace abbiamo sancito questo discorso. Vogliamo ripristinare la consuetudine di ascoltarlo e  proporlo, perché la bellezza conquista chi l’ascolta”.

 

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Data pubblicazione

04/01/2022

Aggiornamento

04/01/2022 16:05