Anniversario Ariosto, dai frammenti autografi dell’Orlando Furioso alla tomba del Poeta

Le opere a Palazzo Paradiso. Percorsi turistici e travel blogger in campo

Data:

06/07/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Il codice dei frammenti autografi dell ‘Orlando Furioso, la prima edizione (editio princeps), lettere originali, le terzine delle “Satire” con correzioni in parte autografe, lasciti di studiosi, volumi risalenti anche al XVI secolo. Oltre un centinaio di edizioni del ‘500 del 'Furioso' conservate, nel complesso 250 edizioni, datate fino al 1830. 

 

Oltre 400 esemplari di testi dell’Ariosto nelle collezioni della biblioteca. È ricchissimo il patrimonio di Ludovico Ariosto - di cui si celebra oggi l’anniversario della morte (avvenuta a Ferrara il 6 luglio 1533) - che conserva palazzo Paradiso (sede della biblioteca Ariostea), le cui spoglie sono conservate proprio al primo piano dello storico edificio, all’interno del monumento funebre eretto nel 1612 (su disegno dell'architetto Giovan Battista Aleotti) trasferito a palazzo Paradiso nel 1801 e qui ‘incorniciato’ dalle decorazioni del pittore bolognese Giuseppe Santi. Il monumento si trova, appunto, nella sala Ariosto. A pochi passi è possibile consultare anche su touchscreen i manoscritti (digitalizzati) dell’Orlando Furioso e di altre opere del poeta.  

 

Quest’anno il Comune di Ferrara (nell’ambito dei Programmi turistici di promozione locale, finanziati dalla Regione, e in collaborazione con Apt servizi Emilia-Romagna) ha dedicato all’autore specifici percorsi turistici: un itinerario è stato inserito nella road map “Ferrara capitale del rinascimento”, con podcast dedicato, video e mappa online (e cartaceo), accessibili dal portale turistico www.ferrarainfo.com, nella sezione dedicata al Rinascimento. "Ferrara è cultura, è storia e vogliamo che questo infinito patrimonio sia vivo e presente a chiunque visiti la città. Nasce da qui la scelta di realizzare progettualità specifiche attorno alla figura dell'Ariosto", dice l'assessore Matteo Fornasini

 

 Per la promozione dei percorsi dedicati all’autore, inoltre, recentemente, sono stati coinvolti anche alcuni travel blogger,  nel contesto di un più ampio progetto di promozione territoriale sui canali social realizzato da Irene Righetti e sostenuto dall’Amministrazione (a tal fine, oltre a reel e stories su Instagram, sono stati realizzati anche articoli web, come quello dei "Cappellacci a merenda" che trovate al seguente link).

 

"L’Orlando furioso è emblema della letteratura del Rinascimento, matrice della cultura europea, ed è a ben vedere la storia di una lunga fedeltà di Ludovico Ariosto alla sua città  e al suo poema. Ariosto è Ferrara e, nonostante l’eroismo cavalleresco e il rapporto con la corte estense, è rimasto legato alla quotidianità del vivere. Una quotidianità in cui, ancora oggi, è possibile respirare l'aria del Rinascimento", dice l'assessore Marco Gulinelli

 

La biblioteca Ariostea - come spiega Mirna Bonazza, responsabile Unità Operativa Biblioteche del Comune di Ferrara  - conserva del celebre autore rinascimentale il manoscritto dei frammenti autografi dell’Orlando Furioso: un codice rilegato che reca anche la testimonianza di Vittorio Alfieri, illustre visitatore che godette del privilegio di apporre a lapis una notazione autografa: “Vittorio Alfieri vide e venerò 18 giugno 1783”. Nelle collezioni della biblioteca c’è anche l’editio princeps dell’opera, la prima edizione a stampa che ha compiuto i 500 anni nel 2016 (ed esposta in quell’occasione).

 

All’ Ariostea’, inoltre, sono presenti alcuni frammenti delle Satire con correzioni in originale. Nella sala Riminaldi, inoltre, è conservato il lascito del filologo Cesare Segre e di Santorre Debenedetti, acquisito a luglio 2015, con testi ed edizioni di un periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, in totale 55 volumi e 37 opere. In particolare, il patrimonio donato contiene un esemplare dell’ edizione definitiva (in 46 canti) dell’Orlando Furioso, del 1532, che – per gli studiosi – sarebbe la copia che più si avvicina al pensiero dell’autore. Questa edizione fu scritta nell’attuale Casa Ariosto (nella omonima via, al civico 67) che espone al pubblico, tra le altre cose, il calco in bronzo del  calamaio, alcune edizioni delle  opere del poeta e molte medaglie che lo rappresentano.

 

A pochi passi dalla biblioteca Ariostea, nella vicina via Giuoco del Pallone, ci sono le case Ariosto, unite tra loro da un volto su vicolo del Granchio. In una di queste, di proprietà di Brunoro, zio del poeta, abitò lo stesso Ludovico Ariosto, e nell'altra il capitano Nicolò, padre del poeta. Il percorso ariostesco non può inoltre non toccare l’omonima piazza Ariostea, che reca al centro proprio il monumento dedicato all’Ariosto,  innalzato nel 1833

Altre informazioni

Data pubblicazione

07/07/2022

Aggiornamento

07/07/2022 06:38