Funerale gratuito a spese del Comune

Il Comune di Ferrara garantisce il funerale gratuito al defunto purché fosse solo in vita, indigente o appartenente a famiglia bisognosa

Cos'è

Le spese funerarie fanno parte della successione e come tali gravano sugli eredi in forza dell’acquisto dell’eredità. Ne consegue che i soggetti che accettano l’eredità non possono sottrarsi dal pagamento di tali somme. Il pagamento delle spese funerarie da parte di un membro della famiglia, prima ancora che un dovere giuridico, rappresenta un dovere morale, ma quando la famiglia non è in grado di far fronte alle spese per le esequie del proprio congiunto, il Comune viene in aiuto.

 

Il Comune di Ferrara garantisce il funerale gratuito al defunto che fosse solo in vita, indigente o appartenente a famiglia bisognosa oppure per il quale vi sia disinteresse da parte dei familiari.

 

Con delibera di Giunta 696/2016 sono stabiliti i criteri per definire lo stato di indigenza, la condizione di famiglia bisognosa e lo stato di salma non reclamata.

 

Lo stato di indigenza si configura se sussistono le seguenti condizioni:

  • l’assenza di patrimonio immobiliare alla data del decesso (art. 5 DPCM 159/2013)
  • il possesso di un patrimonio mobiliare non superiore a € 4.000,00 (al 31/12 dell’anno precedente al decesso, stesso art.)
  • il possesso di una attestazione ISEE in corso di validità al momento del decesso con valore inferiore a € 5.500,00 (in assenza di attestazione ISEE, l'esistenza esclusiva di redditi IRPEF non superiori all’importo della pensione minima di cui alla specifica circolare INPS emessa annualmente)
     

I medesimi criteri valgono per l’individuazione della famiglia bisognosa.

 

La salma è non reclamata quando i familiari dimostrano il loro disinteresse a farsi carico delle esequie del proprio congiunto. Il disinteresse dei familiari deve essere inequivocabile, e non contraddetto nei fatti:

  • in modo esplicito, con una dichiarazione sottoscritta o con formale rinuncia alla eredità
  • in modo implicito, che si determina con l’assenza - entro trenta giorni dal decesso – di comportamenti e attività necessarie per provvedere alla sepoltura

 

Il servizio di funerale sociale gratuito comprende:

  • il servizio funebre (fornitura della bara e trasporto dal luogo del decesso al luogo di sepoltura sito presso la Certosa di Ferrara)
  • l’inumazione in campo comune
  • l’esumazione ordinaria alla scadenza del turno decennale di rotazione e il conferimento dei resti nell’ossario comune

 

In ogni caso, le esequie verranno eseguite a partire dal 31° giorno dal decesso.

A chi si rivolge

Il servizio funebre gratuito è riservato alle seguenti tipologie di cittadini:

  • cittadini residenti e deceduti a Ferrara
  • cittadini residenti a Ferrara e deceduti in altro Comune (il Comune di decesso verificherà con il Comune di Ferrara la presenza delle condizioni previste per l’assunzione degli oneri a carico comunale)
  • cittadini residenti fuori Comune ma deceduti a Ferrara (in questo caso gli oneri del servizio funebre e della sepoltura sono a carico del Comune di residenza, che stabilirà i requisiti previsti per beneficiare del funerale gratuito)

Accedere al servizio

Come si fa

 

La fornitura del funerale sociale (gratuito) per il proprio familiare va espressamente richiesta entro 14 giorni dal decesso

 

Per richiedere il servizio di funerale sociale 

 

  • compilare il Modulo di richiesta del servizio di funerale sociale (documento in fondo alla pagina), rendendo autodichiarazione in merito ai requisiti stabiliti dalla delibera di Giunta 696/2016 ed accettando tutte le condizioni di esecuzione delle esequie secondo quanto previsto dalla Delibera 2016 (Documenti in fondo alla pagina)
  • trasmettere a U.O. Politiche sociali, rapporti con ASP e contenzioso (Contatti a fondo pagina)

 

 

Per conoscere la data e l’orario dell’esecuzione del funerale 

 

Nel caso di accoglimento della richiesta del funerale sociale, gli aventi titolo familiari del defunto possono rivolgersi previo appuntamento a:

 

Altre informazioni

Il Comune si riserva la facoltà di successiva azione di rivalsa, per il recupero delle spese medesime, sugli eredi legittimi e testamentari che non abbiano provveduto autonomamente, in forza di quanto previsto dal Codice Civile (con particolare riferimento agli articoli 572, 2028 e seguenti, 2751 del codice civile).

Aggiornamento

21/02/2024 11:58