Il Museo di Storia Naturale di Ferrara compie 150 anni

"Com'era e come cambia la natura che abitiamo" è il tema conduttore delle iniziative in programma a partire da giovedì 21 aprile

A cura di: Museo di Storia Naturale

Data:

12/04/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

"Com'era e come cambia la natura che abitiamo" è il tema conduttore delle iniziative in programma per celebrare i 150 anni del Museo di Storia Naturale di Ferrara, che sono state presentate martedì 12 aprile 2022 nella sede del Museo civico di storia naturale.

 

"Il 150esimo compleanno del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara - ha sottolineato l'assessore Balboni - è una ricorrenza che non capita tutti i giorni e che fa capire quanta storia sia racchiusa in questo Museo. Nel corso del tempo il suo scopo è cambiato molto, superando il concetto di Wunderkammer pensata per stupire il pubblico, per diventare spazio di ricerca, sensibilizzazione ambientale e di didattica. Con questa ricorrenza vogliamo avviare un percorso che, nel corso del 2022, rilancerà il nostro Museo. A fronte di criticità nella struttura che devono essere risolte, crediamo che questa sia l'occasione giusta per innovare e rilanciare il museo, anche pensando a un intervento importante di rielaborazione dei percorsi espositivi e degli spazi".

 

Dello stesso parere anche il direttore Mazzotti, che ha spiegato: "Dobbiamo riflettere su quale sarà il futuro del nostro museo soprattutto in vista delle sfide a livello globale dal punto di vista ambientale che dovremo affrontare nei prossimi anni e su cui il museo deve essere centrato. Nel frattempo approfittiamo di questa occasione per fare il punto sul museo. Abbiamo voluto ricontattare tutte le associazioni e le istituzioni che negli anni hanno collaborato attivamente con il nostro museo. Cerchiamo così di riprendere ricostruire quella rete di legami e visite che era così forte nel 2019".

 

La ricercatrice Corazza è quindi entrata nel merito dei dettagli della programmazione sottolineando "l'attività di visite guidate con l'associazione Didò e la volontà di portare il Museo anche fuori dall'edificio. C'è stato il coinvolgimento dei negozi che inseriranno nelle vetrine reperti e riferimenti museali, laboratori aperti che porteranno la realtà virtuale nella sede istituzionale e collaborazioni con il Conservatorio, la galleria d'arte MLB, il Teatro Ferrara Off, l'associazione del Festival Ferrara Film corto e l'associazione Diari di viaggio". Senza dimentaicare l'apporto dei collaboratori del Servizio civile universale, con il logo stesso dei 150 anni del Museo elaborato da Elena Mori e Aurora Barachetti.

 

Il primo appuntamento sarà giovedì 21 aprile 2022 alle 17 con l'incontro dedicato a "Sopravvivenza e futuro dell'anguilla europea" per la Giornata mondiale della migrazione dei pesci per proseguire fino a giovedì 29 settembre con una ventina di eventi, visite e conversazioni al Museo di Storia Naturale, ma anche con il coinvolgimento dei negozianti del centro storico, del Teatro Ferrara Off e del Centro studi Dante Bighi di Copparo.

 

Le celebrazioni prevedono un'intera settimana di apertura straordinaria gratuita del museo, che non è invece normalmente visitabile, da lunedì 23 a venerdì 27 maggio 2022 (ore 10-13) con possibilità anche di visite guidate gratuite nei pomeriggi (ore 14-17) di martedì 24 e giovedì 26 maggio con prenotazione obbligatoria.

 

Tutti gli eventi sono gratuiti.

 

:: Link al sito del Museo per il programma completo e per le modalità di partecipazione alle varie iniziative.

 

Per informazioni:

Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

largo Florestano Vancini 2

tel. 0532 203381 fax 0532 210508

email museo.storianaturale@comune.fe.it

sito https://storianaturale.comune.fe.it

Pagina Facebook @storianaturale.ferrara

Instagram @museonaturalefe

 


 

Un po' di storia. Il Museo di Storia Naturale di Ferrara venne inaugurato il 26 maggio 1872. Si trovava allora nei locali dell'ex convento delle Martiri di via Roversella e la direzione era affidata a Galdino Gardini. Gardini curò i rapporti con i vari donatori e benefattori (Elia Rossi, Angelo Castelbolognesi, Enea Cavalieri, Angelo Fiorini, Angelo Conti). Il Museo aumentò enormemente il proprio patrimonio arrivando a contare più di 74.000 esemplari di zoologia, mineralogia, geologia, paleontologia ed etnografia, in gran parte di provenienza esotica. Il pensionamento del Gardini, nel 1892, segnò una prima fase di ristagno per le attività del Museo, che fu chiuso per inventario e riaperto solo nel 1937, quando le collezioni furono trasferite nel nuovo edificio, all'indirizzo attuale di Largo Florestano Vancini 2. Il nuovo edificio museale era stato appositamente progettato e costruito fra il 1935 e il 1937 sui resti medievali dell'ex ospedale cittadino: i progettisti furono l'ingegnere Carlo Savonuzzi e il fratello Girolamo. Tuttavia, il Museo riacquistò vitalità soltanto dopo la Seconda Guerra mondiale, quando la direzione venne affidata a Mario Francesco Canella, scienziato autodidatta volitivo ed eclettico, che ne resse le sorti fra il 1952 e il 1978. Dal 1978 al 1982 il Museo venne diretto da Germano Salvatorelli, docente di istologia presso l'Università cittadina. Nel 1982 la direzione venne assunta da Fausto Pesarini, naturalista e biologo, che ne promosse un profondo rinnovamento strutturale e funzionale. Dal 2012 è diretto da Stefano Mazzotti, già conservatore per la zoologia del Museo dal 1990.

Altre informazioni

Data pubblicazione

12/04/2022

Aggiornamento

12/04/2022 15:49