Decennale del sisma: a dimora un albero di Hiroshima nel Giardino 20 e 29 maggio 2012

La pianta, nata dai semi di uno degli alberi superstiti del bombardamento atomico, sarà simbolo di rinascita e di resilienza

Data:

06/05/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Oggi, 6 maggio 2022, abbiamo messo a dimora, nei Giardini 20 e 29 Maggio 2012 di Viale Cavour, un giovane Albero Muku. Non un semplice albero, ma un "Hibakujumoku".

 

Gli Hibakujumoku - in giapponese "albero bombardato" - sono l'emblema della resilienza e della rinascita a seguito di una catastrofe, sia essa di origine umana, come la bomba atomica, o naturale, come il sisma del 2012.
Infatti, questa pianta è germogliata dai semi prodotti da uno degli alberi sopravvissuti al bombardamento nucleare di Hiroshima, alberi che in Giappone divennero un faro di speranza e simbolo di ripresa e rigenerazione.
L'albero che ha generato il seme da cui questo germoglio è nato, affonda le sue radici nel Sukkei Garden, un giardino fondato nel 1620 e che è situato a circa 1400 metri dall'ipocentro del bombardamento atomico e a 13.222 km dal punto in cui ora cresce.

 

Il germoglio messo a dimora a Ferrara ha un importante significato simbolico, legato alla ricorrenza del decennale del sisma che ha scosso profondamente la nostra città.
Nulla sarebbe dovuto sopravvivere alla catastrofe nucleare, ma alcuni alberi ci riuscirono e, tornando a germogliare, costituirono un ponte con il passato, diventando un vessillo di pace e di valori profondi.

 

Nel 2012 il nostro territorio è stato colpito da una catastrofe naturale che ha lasciato una profonda ferita: due forti scosse di magnitudo 5.9 e 5.8 che hanno colpito 58 comuni delle province di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia. Il disastro causò 28 morti e 300 feriti e 45 mila le persone sfollate.

 

Questo albero serve a commemorare le vittime di quella tragedia, ricordando chi perse la casa o la vita e non dimenticando che abbiamo saputo rialzarci e dimostrarci resilienti.

 

La messa a dimora di questa pianta è stata possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Ferrara e l'associazione Plant for the Planet Italia.

Altre informazioni

Data pubblicazione

05/05/2022

Aggiornamento

09/05/2022 09:29