Mura di Ferrara, al via progettazione del recupero dell'ex 'Casa dei polli'

Primo investimento di 215mila euro. Il Sindaco: “Un primo passo verso il risanamento ed il rilancio dell'area, ci sarà anche una fattoria didattica”

Persone: Alan Fabbri
Data:

14/12/2021

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Sarà un’alleanza tra pubblico e privato a realizzare la progettazione tecnica del futuro della, cosiddetta, ex 'Casa dei Polli', l’antica area agricola che si affaccia sulle mura dal lato di via Bologna, acquisita dall’Amministrazione a gennaio e al centro, questa estate, di lavori di sfalcio, di smaltimento dell'amianto, di rimozione di detriti e di materiale di varia natura accumulato nel corso degli anni.

 

La realizzazione del progetto che disegnerà la riqualificazione della zona sarà infatti a cura degli architetti comunali Federica Tartari e Raffaela Vitale e di alcuni professionisti esterni, in particolar modo per la parte che riguarda le strutture, la sicurezza e gli impianti. Con un primo stanziamento di 215mila euro sarà realizzata anche una ulteriore bonifica, propedeutica all’avvio dei lavori post progettazione, e la messa in sicurezza dell’area che si affaccia sulle mura. L’intenzione – anticipa il sindaco Alan Fabbri – è mantenere gli edifici, ora fortemente degradati, realizzando specifici lavori di consolidamento e ripristino.

 

La nuova ‘Casa dei polli’ sarà infatti al servizio della valorizzazione del contesto delle mura e degli scenari ambientali, della promozione turistica, ma manterrà intatta anche la sua antica vocazione agricola. Per questo – annuncia il sindaco – nel progetto abbiamo previsto, tra le diverse funzioni, anche una fattoria didattica, con orti e animali, per avvicinare tanti giovani e giovanissimi alla conoscenza dell’agricoltura, della campagna, dell’ambiente”.

 

“Ringrazio i tecnici del Comune e tutti i professionisti in campo per il recupero di questa zona, che – in un grande lavoro di squadra – metteranno a servizio le proprie competenze per progettare il futuro dell’area. Un’area – sottolinea l’assessore Andrea Maggi -, dalle grandi potenzialità. È infatti posta in una posizione strategica, essendo anche nelle vicinanze di parcheggi, e può quindi rappresentare il ‘portone di accesso’ per la scoperta delle mura che – soprattutto in questo punto – rappresentano, e rappresenteranno sempre di più, un’oasi di campagna in città, a disposizione di famiglie, bambini, turisti, visitatori.

 

La nuova ‘Casa dei polli’ ne consentirà così una sempre maggior fruizione”. A giugno lo storico inquilino dell'ex Casa dei polli Romano Dallan, 91 anni, è stato trasferito in un alloggio popolare, tenendo conto delle richieste che aveva avanzato e delle necessità che aveva manifestato. Gli assessori Angela Travagli e Cristina Coletti, il 29 giugno, gli hanno consegnato alcune foto, effetti e ricordi personali recuperati prima dei lavori, che l’anziano signore aveva conservato negli immobili che si affacciano sulle mura.

 

"Mi avete fatto un gran regalo – disse nell’occasione Dallan -. Temevo di non rivedere più le foto di mio fratello Bruno, morto in Germania a 18 anni e quella dei miei amati genitori, Angelo e Margherita. Ora avrò i miei cari nuovamente vicino".

 

LA STORIA L’area della casa dei Polli, in base a una ricostruzione realizzata dal Comune, era anticamente attraversata dal fossato allagato delle mura sud. Nel corso del XIX secolo alcuni problemi legati alla manutenzione delle fosse imposero le bonifiche. Nelle pianta topografica di Ferrara del 1850 alcuni tratti invasi da acque putride erano già stati interessati dai lavori e bonificati ai fini agricoli. In quella stessa mappa compare, proprio in quel punto, un’antica casa, probabilmente di un ortolano.

 

Qui saranno costruiti i due immobili oggi presenti nell’area della 'Casa dei Polli', le cui prime tracce compaiono nella mappa catastale di San Luca del 30 giugno 1902, che evidenzia un complesso rurale composto da un’abitazione e da una stalla-fienile che nel tempo hanno subito diversi crolli.

 

In considerazione del valore degli immobili, ritenuti evidentemente di scarsa rilevanza, oltre al fatto che risultavano di proprietà privata, essi non furono interessati dal recupero e dalla valorizzazione del ‘Progetto mura’ del 1986. Da qui il lungo abbandono fino al contenzioso che ne ha interessato, in epoca più recente, la proprietà, poi acquisita dal Comune.

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Data pubblicazione

14/12/2021

Aggiornamento

14/12/2021 14:30