Ferrara Buskers Festival. Dall'incontro con Compay Segundo all'esibizione di Lucio Dalla

Il fondatore del Ferrara Busker Festival si racconta nel suo primo libro e racconta la nascita del festival degli artisti di strada più famoso al mondo.

Data:

04/05/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Dall'incontro con Compay Segundo alla storica partecipazione di Lucio Dalla al Ferrara Buskers Festival, passando per la comune esperienza organizzativa, a Firenze, con Angelo Branduardi, sempre all'insegna dell'arte di strada.

 

Stefano Bottoni, fondatore del Ferrara Buskers Festival si racconta e racconta l'esperienza che ha portato alla nascita di uno degli appuntamenti dedicati agli artisti di strada più famoso a livello mondiale, nato sotto la buona stella di Lucio Dalla, primo big a volervi partecipare, e poi celebrato anche in epoca Covid da Gianna Nannini, con la storica esibizione, dal Castello estense, del 27 agosto 2020.

 

"Un caffè da Compay. Appunti di viaggio", si intitola il libro che sarà presentato alla biblioteca Ariostea mercoledì prossimo, 11 maggio, alle 17. "Un momento - spiega - che attendevo da due anni, la pandemia ha costretto a posticipare i tempi. Un momento - aggiunge - che arriva a pochi mesi dalla presentazione del suo primo album "Canto".

 

"Racconto le mie piccole avventure e la forza attrattiva che il festival ha avuto in questi 34 anni, in tutto il mondo". Festival di cui parlò direttamente con Compay Segundo, in uno storico caffè nella sua casa del quartiere di Miramar de L'Avana. "In quell'occasione mi regalò un sigaro. Fu un dono emozionante, il suo modo per sancire un'amicizia appena nata".

 

E poi Lucio Dalla, i mille ricordi, la sua storica esibizione a sorpresa, nel 1989, in piazzetta San Michele (ricordata da una targa apposta il 4 ottobre 2019), con il chitarrista Jimmy Villotti e il Trio Blues Jeans, la sua visita nell'officina, storica sede del Ferrara Buskers Festival. Nel libro ci sono molte foto di viaggi compiuti in tutto il mondo per portare il festival sempre più all'attenzione internazionale, il racconto di diversi incontri sorprendenti, come quello con Tony Vaccaro - a New York - tra i più grandi fotografi del Novecento.

 

Ci sono frammenti di vita e aneddoti fissati nella memoria - come la visita alla base di Rivolto e "l'emozione di veder spiccare in volo le Frecce Tricolori, aprendosi in aria come un giglio che fiorisce". Ancora, "Un caffè da Compay. Appunti di viaggio" contiene anche alcuni ricordi di vita, giovanili, "come la prima volta che salii su un palco: avevo otto anni, a Rimini i miei genitori persero le mie tracce, mi ero fatto prendere dalla musica e, scavalcando siepi, avevo seguito i suoni di una band. Ad un tratto sentii al microfono che stavano cercando un bambino. Ero io".

 

E poi: Branduardi e il festival fiorentino "Menestrelli", organizzato insieme, inseguendo cantori e musici che - spinti dalla comune passione e dal reciproco coinvolgimento - animavano piazza della Signoria. Insomma: "Tante avventure di viaggio e tanti racconti di incontri sorprendenti e, non di rado surreali, che hanno visto protagonista Ferrara e il suo celebre festival degli artisti di strada".

Altre informazioni

Data pubblicazione

04/05/2022

Aggiornamento

04/05/2022 16:18