La mostra raccoglie anni di documentazione sul campo: l’emigrazione, l’abbandono delle terre e la solitudine nel Polesine; un viaggio culturale tra Mosca e Kiev nel 1983; fotografie a colori della discarica Terre Rosse, 1980.
Fotografie ricercate e attente. Inquadrature equilibrate e sempre eleganti. Contrasti talvolta tendenti allo sgranato per dare maggiore forza all’immagine. Crudezza essenziale in bianco e nero. Basterebbe già tutto questo, ma manca qualcosa. Manca l’ ultimo elemento per descrivere il linguaggio visivo di Edoardo Terren: l’amore. “L’amore che fa vibrare il mio essere quando lo recepisco in uno scatto”.
Edoardo Terren nasce a Mira, in provincia di Venezia, nel 1945 ed è un imprenditore con la passione per la fotografia da oltre 40 anni. L’artista predilige realizzare i suoi scatti avvalendosi della luce naturale e l’utilizzo di strumenti fotografici analogici. Autore di numerose mostre e libri, dal 1978 partecipa a vari concorsi nazionali e stranieri, nel 1990 realizza la sua prima pubblicazione dal titolo: “La mia gente” mentre nello stesso anno, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (F.I.A.F.), gli attribuisce il premio A.F.I. (Artista Fotografo Italiano).