L'archistar del film "Scusate se esisto!" progetterà il futuro dell'ex mercato coperto di Ferrara

Sindaco e assessore Maggi: "Guendalina Salimei, una firma d'eccellenza per la rinascita di un'area strategica"

Data:

06/01/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Ci sarà anche la celebre archistar e docente Guendalina Salimei - alla cui storia è ispirato il film 'Scusate se esisto!', uscito nel 2014 con Paola Cortellesi e Raoul Bova - nel pool che si occuperà della progettazione del nuovo mercato coperto di Santo Stefano, a Ferrara. Progettazione finanziata, in parte, grazie all'aggiudicazione - da parte dell'Amministrazione - di un bando lanciato da Palazzo Chigi nell’ambito del proprio avviso pubblico “Italia city branding 2020’.

 

"L'apporto di un nome così importante è una bella notizia, che conferma l'interesse per il rilancio di Ferrara anche da parte di grandi professionisti che si sono candidati per dare il proprio contributo", dice il sindaco Alan Fabbri, mentre l'assessore Andrea Maggi spiega di aver avuto "il piacere di conoscere la professoressa Salimei proprio quest'anno, a un convegno organizzato nell'ambito della fiera Remtech.

 

Sono rimasto fortemente e positivamente colpito dalla sua attenzione per tutti gli aspetti di rigenerazione urbana e della cura per gli spazi, gli ambienti di vita, il comfort e la sostenibilità. Sapere che oggi Ferrara può contare sul suo genio per rilanciare un'area strategica come quella dell'ex mercato coperto è motivo di grande gioia e di profonda soddisfazione".

 

Salimei - e lo studio da lei creato, TStudio - è famosa, tra gli altri aspetti professionali, per maxiprogetti come la 'nuova Venezia vietnamita' nella baia di Halong, il quartiere ecosostenibile Vydrica a Bratislava (Slovacchia) e, soprattutto, la ristrutturazione del Corviale di Roma, ossia il risanamento - definito il Chilometro Verde - dell'enorme palazzo nella periferia della capitale lungo un chilometro, che era funestato da degrado e occupazioni abusive.

 

Fu in quell'occasione che l'attrice Cortellesi si ispirò alla sua storia interpretando in 'Scusate se esisto!' proprio i panni di un architetto di talento straordinario che firmerà il recupero dell'enorme complesso romano. Nell'occasione Guendalina Salimei mise a disposizione di registi e produttori materiali, disegni e modelli utili per il film, oltre ad altri contributi tecnici e di merito relativi al progetto.

 

Il Corriere di Roma le dedicò in quegli anni un editoriale accostandola a Zaha Hadid (premio Pritzker nel 2004 e premio Stirling nel 2010 e nel 2011) e, sei anni prima, il saggista, critico e storico dell'architettura italiano Luigi Prestinenza Puglisi la definì "punta di diamante" delle donne progettiste.

 

Ora l'archistar Salimei - dopo la vittoria del bando promosso dal Comune col finanziamento governativo di circa 160mila euro sui 230mila euro complessivi - si occuperà anche del futuro dell'ex mercato coperto, in squadra con il laboratorio di progettazione Archliving Srl e lo studio Mezzadringegneria Srl.

 

L'Amministrazione ha ottenuto il cofinanziamento di Chigi candidandosi con “'Lo scrigno delle tipicità', ossia l'idea - selezionata tra le prime 23 in Italia - di un recupero dell'immobile con la realizzazione di un hub a servizio delle attività produttive e imprenditoriali ferraresi fatto di spazi flessibili, in grado di accogliere anche eventi e attività non strettamente legate al commercio, come eventi culturali e di intrattenimento, mostre, incontri.

 

A dicembre 2020, a esito del bando, l'idea è stata definita una 'Boqueria ferrarese', richiamando il celebre mercato di Barcellona, uno dei più famosi di Spagna. "Abbiamo in cantiere di farne, con il prezioso contributo del team di eccellenza che lavorerà al progetto - spiega il sindaco Fabbri - un centro accogliente e attrattivo per le aziende del commercio, dell’artigianato, per turisti e imprese interessate a investire nella nostra città”.

 

"Una ‘casa delle tipicità’, appunto, ma anche una “vetrina delle attività per promuovere i loro prodotti, oltre che un luogo nel quale sviluppare processi agroalimentari collegandoli con la cultura museale ed espositiva”.

Altre informazioni

Data pubblicazione

07/01/2022

Aggiornamento

10/01/2022 12:29