Palazzo Borsari si svela

Prima porzione completata, ritorna allo stile settecentesco.

Data:

15/06/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Palazzo Borsari, lo storico edificio adiacente al Teatro Comunale, rinasce in stile Settecentesco. Da corso Giovecca è già visibile la prima porzione di facciata, completata e 'liberata' dai ponteggi, nella colorazione che richiama quella originaria, individuata grazie a una accurata ricerca stratigrafica. I lavori - appaltati alla ditta Pasquali Srl, per un importo, a carico del Comune, di circa 30mila euro (più Iva) - sono iniziati a metà aprile e si concluderanno, nelle previsioni, entro l'estate.

 

L'intervento è stato possibile grazie a un accordo tra pubblico e privato, che ne condividono la proprietà. L’intesa consente infatti di realizzare un lavoro unitario sull’intero immobile, in parte – per i civici 40/B, 40/C, 40/D – di proprietà dei privati e in parte – per quanto riguarda i civici 40/A, 40, 38, 36 e 34 – del Comune.

 

Gli abitanti potranno avvalersi dei benefici fiscali previsti dalla normativa per il recupero delle facciate storiche nei centri cittadini. "Una partnership per la restituzione del bello e la valorizzazione della storia di un immobile di grande pregio e di enorme fascino, nel cuore di Ferrara. Passo dopo passo stiamo riqualificando l'intera area del Castello e del Teatro. Il decoro e la restituzione della piena bellezza sono elementi fondamentali per potenziarne l'attrattività", dice l'assessore Andrea Maggi.

 

L'impresa Pasquali sta attualmente operando nei civici di proprietà del Comune di Ferrara. I lavori sono seguiti dai tecnici comunali Rossella Bizzi, architetto e direttore lavori e Paolo Rebecchi, ingegnere e responsabile unico del procedimento (RUP). L’architetto Barbara Guerzoni è la progettista incaricata dai privati e il coordinatore della sicurezza dell’intero intervento.

 

I ponteggi rimossi in questi giorni svelano, nella porzione sovrastante, l'esito dell'intervento, che sarà esteso all'intero stabile.

 

Per prima cosa è stata rimossa la precedente velatura, che ormai portava evidenti segni del tempo e non era di colore adeguato. A seguire è stato steso un 'fondo' protettivo, di colorazione bianca, per ottimizzare la presa della tinteggiatura. Tinteggiatura realizzata, in accordo con la soprintendenza, dopo alcune indagini stratigrafiche e un'analisi su alcuni campioni di colore. Quello scelto è il frutto di una 'ricetta' apposita che richiama il colore originario del palazzo, nel Settecento. Proseguono i lavori, in primis nella parte bassa, sugli elementi marmorei che profilano le vetrine. Qui si sta effettuando la pulitura delle superfici. I lavori nella porzione di proprietà pubblica impiegheranno ancora qualche settimana.

 

A seguire gli operai avvieranno il restauro, con operazioni analoghe a quelle fino ad oggi portate avanti, anche nei civici dei privati, dello stesso stabile. Entro l'estate è previsto il completamento dell'intero intervento.

 

Palazzo Borsari è carico di storia. In epoca estense sul luogo erano presenti le poste dei cavalli e le munizioni dei carri, nel ‘600 la proprietà passò alla Camera Apostolica. Nello stradello posteriore, detto vicolo Muzzarelli, si trovavano alcune stalle. Con la costruzione del teatro, a fine 1700, il palazzo - prima di proprietà della famiglia Coia Girolamo, e successivamente venduto al capitano Giuseppe Borsari - fu in parte destinato al prolungamento della scena, su consiglio dello stesso progettista del teatro, Cosimo Morelli.

 

A metà ‘800 casa Borsari viene ristrutturata per realizzare appartamenti da affittare agli artisti e ai commissari austriaci, con camerini e parte del piano terra a uso magazzino e negozi. A inizio ‘900, a seguito di un incendio viene eseguito l’attuale prospetto che si affaccia in parte su corso Giovecca, in stile rinascimentale con otto ingressi vetrine ad arco ribassato, otto finestre per piano, un balconcino al primo piano, e un ingresso carraio alla corte interna.

Altre informazioni

Data pubblicazione

15/06/2022

Aggiornamento

15/06/2022 13:56