Compie 100 anni il più longevo artista ferrarese

L’ultimo della generazione di Antonioni e Bassani. Una sua opera esposta alla galleria Idearte

Data:

12/03/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

È il più longevo degli artisti ferraresi, l’ultimo della generazione di Michelangelo Antonioni e di Giorgio Bassani. Il ferrarese Silvano Cavicchi compie  domani, domenica, 100 anni. A lui rivolgono "sinceri auguri" il sindaco Alan Fabbri e l'assessore Marco Gulinelli, ringraziando l'autore per "la sua opera che si ispira a Ferrara e che ispira Ferrara" e congratulandosi per "la straordinaria carriera artistica". 

 

L'attività di Cavicchi - che in queste ore ha ricevuto la targa che il Comune dedica ai cittadini centenari - continua ad essere fervente ed attualmente una sua opera, raffigurante un San Sebastiano, si trova alla galleria IdeArte di via Terranuova 41, per l’esposizione dedicata proprio alla figura del ‘santo con le frecce’, a cura di Lucio Scardino, che dice: "Ringrazio Cavicchi, testimone diretto della storia dell'arte Novecentesca nonché artista appassionato e instancabile e sperimentatore di stili e mondi.

 

Abbiamo il piacere di ospitare una sua opera in galleria e, nel 1984, ho avuto il piacere di collaborare con lui alla realizzazione del libro 'Sirene di carta', 120 manifesti e cartoline ferraresi dal 1860 al 1960. Già ne conoscevo le qualità artistiche, in quell'occasione scoprii anche le sue grandi doti grafiche".

 


Il primo ottobre scorso l’assessore Marco Gulinelli e lo stesso Scardino sono andati a trovare l'artista nella sua abitazione e venerdì scorso all’inaugurazione della mostra alla galleria IdeArte c’è stato un nuovo incontro. “L’arte per me è tutto. Amo lavorare e ogni giorno è un creare”, disse, in occasione della visita, l’artista, mostrando le sue opere, che attraversano idealmente tre fasi: una prima post-impressionista, poi una legata alla nuova figurazione, fortemente incentrata sui temi naturalistici, anche trasfigurati. E una terza fase, attuale, poeticamente astratta e geometrica, che l'autore porta avanti da 14 anni, lavorando su carta installata su pannello.

 

Classe 1922, Cavicchi, dopo il Dosso Dossi, il perfezionamento sull’ornato, ha disegnato le cartoline e gli annulli postali per le emissioni ufficiali del Circolo Filatelico Ferrarese, e ha illustrato, tra le altre cose, anche il Vocabolario della lingua ferrarese di Sacchi e Martin (1977) e “Logica del caos”, raccolta di poesie di Gianni Goberti. Sempre intensa la sua attività pittorica, oltre a quella di disegnatore tecnico alla Montedison.

 

Forse anche da quest’ultima è nata quella geometria oggi ben evidente nei suoi lavori. La sua prima mostra risale agli anni ’50, allestita a Palazzo Crema. Oltre alla geometria, l’artista infonde nelle sue opere una profonda anima ferrarese. Anima che conserva anche nella sua opera esposta a IdeArte: una trasfigurazione in chiave geometrica della figura di San Sebastiano dove le punte delle frecce si fondono a elementi ferraresi che richiamano, ad esempio, il bugnato di palazzo dei Diamanti.

 

La mostra, a cura di Lucio Scardino, rimarrà aperta fino al 31 marzo negli spazi di IdeArte di via Terranuova, qui sarà possibile visitarla dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi negli stessi orari. L'esposizione rimane chiusa il lunedì e martedì.

Altre informazioni

Data pubblicazione

14/03/2022

Aggiornamento

14/03/2022 09:39