Editoria, uscito il nuovo fumetto con la copertina del maestro ferrarese Taglietti

Quarant'anni di storia artistica in 396 pagine. E ricorda Fellini, nel trentesimo anno dalla scomparsa: “La sua Romagna sempre nel cuore”

Data:

21/01/2023

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

A 80 anni appena compiuti l’illustratore, pittore e sceneggiatore ferrarese (ha lavorato, tra gli altri, con Federico Fellini, Sergio Leone, Dino Risi, Ettore Scola) Emanuele Taglietti continua a creare e inventare le sue storiche copertine a fumetti, che hanno fatto il giro del mondo.

 

È uscita infatti da pochi giorni l’ultima cover story a sua firma, anima di una pubblicazione di 396 pagine (best seller di Amazon) - dell’editore Luca Laca Montagliani - che ripercorre la storia del fumetto erotico tascabile italiano di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon nei quasi 40 anni tra il 1966 e il 2002. Si chiama Vintagerotika - Sexy pocket all’italiana.

 

Per l’occasione Taglietti ha coniato un nuovo personaggio, Polipus, che si affianca a Suspiria, personaggio già celebre tra Portogallo, Grecia e Germania creato dallo stesso editore Luca Laca Montagliani, in un accostamento tradizionale, ma sempre arricchito di novità e di nuovi protagonisti, tra figure femminili e mostri fantastici.

 

“Sono stato contattato dall’ideatore della pubblicazione, Luca Laca Montagliani, che mi ha illustrato il progetto. Mi ha subito convinto: Renzo Barbieri, grandissimo protagonista di questo settore, è infatti stato il mio primo editore ed omaggiarlo mi ha fatto piacere. Quando ho iniziato con lui era il 1973. E questo libro è il compimento di un lungo percorso. I nuovi personaggi? Ho tradotto l’idea che mi è stata trasmessa. La creatività è tutto, non si smette mai di metterla all’opera”.

 

Ma quello del fumetto, e del fumetto erotico, è solo uno dei progetti a cui il celebre maestro ferrarese (docente al Dosso Dossi fino al 2000 e insegnante di molti artisti ferraresi, e non solo) si sta dedicando, in un 2023 che lo vede impegnato nella continua creazione di cover story, a 50 anni dalla sua prima commessa in questo campo. 50 anni in cui l’artista ferrarese ha illustrato le prime pagine, tra le altre, di: Ulula, Moschettiera, Fiabe Colorate, Cimiteria, Fata Turchina, Sukia, Vipera bionda, Mafia, 44 Magnum, Fox.

 

E anche un fumetto tutto ferrarese. È “Il Morto”, dell’editore codigorese Paolo Telloli. Il protagonista ha un passato misterioso, è un disperato in fuga dalla polizia, ma soprattutto da chi l'ha fatto internare nel manicomio dal quale è evaso coraggiosamente in una notte di Halloween.

 

Nel suo studio di corso Isonzo Taglietti conserva, tra decine di quadri e bozzetti, anche il suo omaggio a Michelangelo Antonioni (con cui condivideva una lontana parentela), che si unisce al dipinto realizzato per la mostra che il Padiglione di arte contemporanea, l’anno scorso, ha dedicato al grande regista premio Oscar di Ferrara.

 

E poi il laboratorio del maestro ferrarese conserva un intero album dei ricordi professionali, diversi scatti legati alla storia del cinema: in una condivide la presenza sul set di ‘Mordi e Fuggi’ di Dino Risi, col padre, Otello, pittore di scena che esordì nell’’Ossessione’ di Luchino Visconti e che accompagnò Antonioni in gran parte dei suoi film.

 

La storia artistica di Taglietti inizia a 17 anni quando dipinse il celebre palazzo di Cnosso per “Teseo contro il minotauro” film del 1960 diretto da Silvio Amadio e interpretato da Bob Mathias, Rosanna Schiaffino e Alberto Lupo.

 

Da quella data è stato un crescendo: gli studi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, le esperienze a fianco di Federico Fellini. E di Fellini, nell’anno che segna i 30 anni dalla scomparsa, dice: “È stata una ‘palestra’ straordinaria, con lui parlavamo a lungo delle nostre rispettive terre di origine. ‘Torno sempre in Romagna’, mi diceva. E io gli raccontavo di Ferrara. Tanti anche gli amici comuni, tra cui il grande direttore della fotografia Gianni Di Venanzo. Fellini amava improvvisare e si lasciava continuamente ispirare: le sue sceneggiature erano costantemente soggette a possibili modifiche e questo ti costringeva a studiare continuamente soluzioni, diverse volte mi sono trovato a dover realizzare cover set all’ultimo momento. Per questo parlo di ‘straordinaria palestra’. Era molto meticoloso e voleva al suo fianco un fuoriclasse come Piero Gherardi, di cui io ero assistente. Ti metteva in condizione di inventare situazioni in pochissimo tempo. È stato bellissimo e decisamente formativo”.

 

E poi: l’amicizia con Carlo Rambaldi, le prime copertine dei fumetti, l’allestimento creato per la distribuzione UGC del film Kundun di Martin Scorsese, al festival del cinema di Cannes, il ritorno a Ferrara e, da qui, un’attività che prosegue, con diverse richieste di dipinti, soprattutto dall’estero. Le sue cover originali sono accaparrate da collezionisti e mercanti italiani e stranieri e “grazie all’editore inglese Korero press - racconta - il mio lavoro è conosciuto in tutto il mondo e apprezzato, in particolare, in area anglosassone”.

Altre informazioni

Data pubblicazione

23/01/2023

Aggiornamento

23/01/2023 11:59