Rete ambientale del centro Europa, Ferrara candida quattro progetti

Oltre 630mila euro. Balboni: "Non solo PNRR, puntiamo a intercettare anche fondi europei ordinari"

Data:

04/04/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Ambiente, tutela aree verdi, turismo naturalistico, sviluppo delle energie rinnovabili, rivitalizzazione dei parchi, partenariati internazionali: Ferrara candida quattro progetti alle risorse europee del Programma interregionale Central Europe, per oltre 634mila euro complessivi.

 

"Non solo Pnrr, puntiamo anche ai fondi europei ordinari. L'attività di progettazione, coinvolgimento, costruzione di proposte da candidare in sede europea è infatti costante per intercettare le risorse della programmazione 2021-2027 del Fondo europeo di sviluppo regionale", sottolinea l'assessore Alessandro Balboni, delegato ai progetti europei e promotore di questo percorso. Attraverso il progetto “Green Heart of Central Europe” candidiamo - spiega - 188.675 euro per la riqualificazione dei giardini di corso Cavour, per migliorare sempre più la qualità del verde urbano e con “Social revitalization of parks and urban green areas in Central Europe – SRCE” abbiamo presentato una proposta di piena rivitalizzazione del parco delle mura, con attività sportive e iniziative particolarmente rivolte alle persone fragili, una campagna informativa per i turisti, eventi legati al benessere, attività legate alla conoscenza della biodiversità, studi specifici sul patrimonio arboreo e successiva divulgazione dei risultati. A tal fine l'importo previsto è di 254.500. Tutte le soluzioni potranno essere sviluppate anche in forma congiunta con partner provenienti da Croazia, Slovenia, Italia e Polonia.

 

Attraverso "Pop-up cities" - altro capitolo del programma europeo - abbiamo ideato un percorso di coinvolgimento dei cittadini, anche attraverso canali digitali, app, workshop per intercettare esigenze e richieste relative a: mobilità urbana sostenibile e alle azioni condivise per la tutela del territorio, nel confronto continuo con realtà internazionali di vario genere, da quelle istituzionali come la Municipalità di Ptuj (Slovenia) e i Comuni di Krems (Austria) e Bamberg (Germania) all'ungherese Emfie (First Hungarian Responsible Innovation Association), dall'università austriaca Donau-Universität Krems. Questa specifica progettualità ha un budget proposto, per il Comune di Ferrara di 191.240 euro per una durata di 3 anni.

 

Infine, il piano "Fight energy poverty in Central Europe”, coordinato da Sipro, consentirà - spiega Balboni - di accedere a un partenariato internazionale per combattere la povertà energetica: lo scopo è mettere i cittadini ferraresi nella condizione di potersi permettere servizi energetici primari, come riscaldamento, impianti di raffreddamento, illuminazione, mobilità ed elettricità, dovuti a condizioni di basso reddito, elevati costi dell’energia o bassi classi energetiche degli edifici.

 

Le comunità energetiche consentono ai soggetti in condizioni di povertà energetica, i quali non potrebbero mai investire nella costruzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, di condividere invece i benefici derivati dalla loro installazione e pertanto ottenere degli importi che contribuiscono alla riduzione dei propri costi energetici. Nel team del progetto figurano città ed enti austriaci, polacchi, sloveni, croati, ungheresi e italiani.

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Data pubblicazione

04/04/2022

Aggiornamento

04/04/2022 11:29