Rinasce la chiesa di San Carlo, l’unica completamente barocca di Ferrara

Completato l'intervento post terremoto. Opere strutturali, restaurato l'intero ciclo pittorico del soffitto. 700mila euro di lavori

Persone: Alan Fabbri
Data:

09/04/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Rinasce, dopo i pesanti danni subiti dal terremoto, la chiesa di San Carlo, l’unica completamente barocca di Ferrara. La chiesa - in corso Giovecca - fu edificata tra il 1612 e il 1623, progettata dal ferrarese Giovan Battista Aleotti detto l'Argenta, proprio in questi giorni celebrato a Parma – nell’ambito delle iniziative della capitale della cultura – per essere stato anche la firma del celebre Teatro Farnese. I lavori alla chiesa (di proprietà dell’Azienda Usl di Ferrara) sono stati progettati dall’architetto Barbara Pazzi.

 

Il Comune ha assunto il ruolo di stazione appaltante, gestendo quindi la parte economica e l’assegnazione degli interventi. Interventi che hanno riguardato sia la parte strutturale sia quella pittorica, che sono stati finanziati con 700mila euro complessivi e realizzati dalla Ducale restauro di Venezia, specializzata in opere di recupero.

 

Le risorse, regionali, per la ricostruzione sono state assegnate all'azienda USL che, tramite una convenzione, ha affidato al Comune il ruolo di stazione appaltante. “Un segno di rinascita a poche settimane dall’anniversario dei dieci anni dal sisma”, dice il sindaco Alan Fabbri, ringraziando “chi ha condotto questo profondo e delicato intervento che ha fatto rivivere opere che parevano irrimediabilmente compromesse dal sisma, una grande dimostrazione degli straordinari risultati di cui sono capaci la tecnica e le competenze messe in campo”.

 

La fase più imponente ha riguardato il restauro di tutto il soffitto, danneggiato con gravi crepe, che avevano fortemente lesionato la volta affrescata, opera del 1674 di Giuseppe Avanzi con la collaborazione di Giuseppe Menegatti. I dipinti raffigurano nell’ovale centrale la Vergine in Gloria con Sant'Ambrogio (o San Maurelio) e San Carlo Borromeo; nella lunetta sopra la porta d’ingresso è rappresentato San Carlo, dipinto da Antonio Bonfanti detto “il Torricella”, allievo di Guido Reni.

 

Per quanto riguarda la parte strutturale ed edile, è stata interamente ricostruita la sagrestia sul lato est, dopo la demolizione del solaio esistente (il sisma aveva prodotto lesioni irrecuperabili) e la conseguente ricostruzione integrale. È stata inoltre creata una nuova scala di accesso e un nuovo appartamento a uso del personale religioso.

 

Completano il quadro delle opere realizzate, il consolidamento strutturale del sottotetto, in canna palustre, anche dell’abside e le riparazioni delle fessure causate dalle scosse, con iniezioni di malta e interventi con la tecnica del cuci-scuci (particolari azioni sui distacchi della superficie muraria con integrazione con mattoni antichi). Il 16 e il 17 ottobre 2021, nel corso delle Giornate Fai d'Autunno, la chiesa è stata temporaneamente svelata e per due giorni è tornata visitabile, in attesa della prossima inaugurazione ufficiale.

Altre informazioni

Data pubblicazione

11/04/2022

Aggiornamento

11/04/2022 10:34