Sala Estense, al via i lavori con i fondi PNRR per l'efficientamento energetico

Nuovi impianti di climatizzazione per produrre un risparmio energetico del 30 per cento. Le attività saranno spostate all’ex refettorio di San Paolo

Data:

27/12/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Aria condizionata e nuovi arredi. È questo il cuore degli interventi che, da oggi e per i prossimi mesi, saranno realizzati alla sala estense, con fondi PNRR per circa 290mila euro (comprensivi di risorse comunali per 50mila euro). Il finanziamento si inserisce nell'ambito del bando del Ministero della Cultura per l'efficientamento energetico di cinema e teatri.

 

Per far fronte alla chiusura dei prossimi mesi è in programma il piano di stabile apertura e di adattamento dei locali dell’ex refettorio di San Paolo, che assegneranno a questo altro luogo storico la doppia funzione di sala conferenze e sala espositiva: l’obiettivo è renderlo stabilmente aperto al pubblico dalla primavera 2023, per eventi e convegni.

 

“Una soluzione che abbiamo studiato proprio per andare incontro alle esigenze che si pongono con la chiusura della sala estense e a seguito dei lavori in corso al teatro Boldini”, dice l’assessore Andrea Maggi, sottolineando che “I lavori alla sala estense richiederanno di pazientare un po’ nel segno però di una svolta: impianti nuovi, al passo con i tempi e, finalmente, l’aria condizionata che ne consentirà un pieno utilizzo e una gradevole fruizione anche nei mesi estivi”.

 

Nel dettaglio: il cantiere consentirà di dotare la sala estense di una nuova pompa di calore anche per il raffrescamento estivo, ampliando così i periodi di utilizzo del teatro e potenziando l’offerta culturale della città. I nuovi impianti saranno gestiti e regolati da un sistema automatico in grado di rilevare vari parametri (temperatura, umidità, Co2 interna) e, di conseguenza, di modulare la generazione e distribuzione di caldo\freddo, “nell’ottica di un diffuso benessere termoigrometrico - è scritto nel cartello di cantiere - e di un notevole risparmio energetico, che si calcola pari almeno al 30% per cento rispetto all’energia attualmente utilizzata”.

 

A realizzare i lavori sarà la Getec Impianti. Responsabile dei lavori e Rup è l'ingegnere Paolo Rebecchi, progettista architettonico e direttore dei lavori l’architetto Rossella Bizzi, progettista degli impianti e direttore operativo l’ingegnere Massimo Bottacini, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione l’architetto Barbara Guerzoni.

 

In considerazione della delicatezza dell’intervento, in strutture storiche, e della necessaria e preliminare rimozione degli impianti esistenti, i lavori interesseranno un periodo di circa nove mesi.

 

Luogo storico (il cui ingresso monumentale si apre sull’antico cortile ducale), la sala estense è passata nei secoli da ex cappella di Corte (edificata tra il 1476 e il 1480 dal duca Ercole I d’Este) a sede prestigiosa di convegni, conferenze, iniziative culturali e spettacoli. Qui Ercole I d’Este ascoltava la messa nelle note dei suoi cantori, accompagnati da un bellissimo organo, qui nel Cinquecento erano esposte le salme degli Estensi prima della sepoltura. Con la devoluzione di Ferrara allo stato pontificio (1598) la cappella fu concessa alla Confraternita dello Spirito Santo, a cui rimase fino al 1616, per poi diventare teatro pubblico.

 

Nel 1692 lo storico fabbricato fu acquistato dal Comune e restituito al culto dall’anno successivo, intitolandolo a San Maurelio, poi chiuso nel 1796 a seguito dell’occupazione francese. Riaperto alle funzioni religiose nel 1802, fu chiuso definitivamente al culto nel 1893 e adibito a magazzino fino al 1915. Quell’anno il Comune  affidò l'attuale sala estense a un imprenditore, nell’ambito del progetto di trasformazione dell’ingegner Sesto Boari che le diede in gran parte l’aspetto attuale.

 

La nuova sala cinematografica fu inaugurata ufficialmente la sera del 17 febbraio 1917. Altri lavori furono eseguiti a partire dagli anni ‘60 e nei decenni successivi, all’esterno e all’interno. A ripercorrerne la storia è lo storico Francesco Scafuri, in questo video a cura di Carlo Magri.

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Data pubblicazione

27/12/2022

Aggiornamento

27/12/2022 18:06