Scavi Castello, sulle tracce delle testimonianze precedenti la sua fondazione

Approfondimenti sui reperti emersi. Il Sindaco: "Lavoriamo a un progetto sulla 'Ferrara Nascosta'".

Persone: Alan Fabbri
Data:

21/01/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Ripresi i lavori di ripavimentazione di largo Castello, nel lato che guarda alla Torre dei Leoni, stanno già emergendo nuovi elementi storici dagli scavi che precedono la posa dei nuovi 'tasselli' in porfido. Elementi che saranno al centro di un filmato-documentario che l'Amministrazione e la Soprintendenza stanno realizzando, anche con riprese da droni, per far conoscere e promuovere le scoperte fatte. A tal fine il sindaco Alan Fabbri annuncia un progetto sulla "Ferrara Nascosta": "Per il tramite di studiosi ed esperti - sottolinea - e cogliendo l'occasione dei lavori in largo Castello, vogliamo metterci sulle tracce del passato, ricostruendo nuovi frammenti della geografia, dell'architettura e della vita quotidiana attraverso le epoche, a partire dal Medioevo".

 

Come accaduto nelle precedenti tranche di intervento - che hanno portato alla luce, tra le altre cose, l'antico rivellino del Castello estense, la base di un piccolo oratorio Settecentesco, nuove porzioni del perimetro dell'antico quartiere, parte della vecchia area artigianale, cortili di abitazioni, segni di fuoco, camini, pozzi, oltre a frammenti ceramici e resti di intonaci - anche gli approfondimenti sulla nuova area di cantiere hanno evidenziato tracce di un passato antico, forse addirittura anteriore alla fondazione della fortezza estense. In particolar modo l'attenzione si sta concentrando su frammenti che ricondurrebbero all'antico sistema delle porte. Prima del 1385, infatti, sul luogo dove venne costruito il Castello di San Michele esisteva un’antica torre di guardia che, almeno da cento anni, presidiava le mura a nord della città e in particolare la vicina ed importante porta detta del Leone, oltre la quale si stendeva un piccolo borgo che portava lo stesso nome.

 

A studiare i frammenti rinvenuti sono, in queste ore, sono gli archeologi della Soprintendenza, coordinati dalla dottoressa Chiara Guarnieri.
La loro analisi, inoltre, oltre alle strutture che riconducono all'antico sistema delle porte cittadine, è attualmente rivolta anche al profilo delle murature che stanno emergendo dagli scavi. Si ipotizza che si tratti delle antiche case che si affacciavano su via Borgo dei leoni, segnando quindi elementi di continuità con i reperti dell'antico quartiere già rinvenuti nei precedenti scavi. "Approfondimenti sono in corso - spiega Guarnieri -. Potremo avere una visione d'insieme col completamento degli interventi nella prossima porzione, quella che interessa il primo tratto di corso Martiri della Libertà - sottolinea -. Si tratta di un punto fondamentale, perché consentirà di 'chiudere il cerchio' e connettere le conoscenze a quanto rilevato anni fa nel corso degli ultimi lavori realizzati in quel tratto".

 

Intanto le scoperte fatte e i nuovi dettagli storici emersi saranno presto raccolti in un filmato - documentario che racconterà le fasi di intervento e come si presentava l'antica città 'sepolta'. Come spiega il sindaco Alan Fabbri: "Stiamo lavorando a un progetto sulla 'Ferrara Nascosta', ringrazio la dottoressa Guarnieri e tutti gli archeologi impegnati, con passione ed entusiasmo, in questo prezioso lavoro che consentirà di ampliare le conoscenze sul passato della città e di acquisire importanti elementi di dettaglio e di approfondimento rispetto a quanto già noto. È un'operazione affascinante e di grande valore per la storia locale, e non solo, che vogliamo portare anche nelle scuole".
Di volta in volta che il cantiere procede e che gli operai posano i nuovi cubetti in porfido i reperti studiati vengono fotografati e filmati, catalogati, messi in sicurezza, prima della posa della nuova superficie carrabile.

Altre informazioni

Data pubblicazione

24/01/2022

Aggiornamento

24/01/2022 09:35