Scoperto il possibile primo (e unico) quadro di Manfredo Manfredini

Autore sottratto dall'oblio a 114 anni dalla sua morte

Data:

09/03/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

La scoperta sarebbe clamorosa per molti appassionati d'arte, e non solo: a Ferrara spunta infatti da una collezione privata quello che potrebbe essere il primo e unico dipinto di Manfredo Manfredini (1881-1907), il disegnatore ferrarese che ha firmato una delle edizioni più popolari della Divina Commedia del '900, la Nerbini, prima di finire nell'oblio lasciando nessuna traccia di sé e nella dannazione di un destino che lo ha visto morire in manicomio, solo e dimenticato dalla storia, tanto che anche la sua tomba (a Limbiate) conserva la data di decesso errata.

 

L'epilogo tragico della vita di Manfredini coincide col tentativo di aggressione ai danni della celebre soprano ucraina Salomea Krusceniski, la cui tomba monumentale, a Leopoli, è in questo tempo tra le opere minacciate dalla guerra.

 

La riscoperta di Manfredini si deve allo storico dell'arte Lucio Scardino che, dopo aver curato la mostra che all'autore ha riservato il Comune, con Ferrara Arte, e averne realizzato un catalogo, ha individuato un dipinto, conservato tra le opere di Langelo Atelier di via Centoversuri, a Ferrara, che parrebbe avere molti elementi che richiamano l'arte di Manfredini: la posa - gamba sinistra avanti, i polsi e le caviglie attorcigliati (da serpenti in un caso e da veli nell'altro), la torsione del busto, la figurazione, tutti elementi che si incrociano con quelli presenti in una tavola che l'artista realizzò a corredo del XXV Canto dell'Inferno.

 

E, nell'illustrazione del XXXIV Canto, tornano alcuni indizi, a partire dalla posizione della testa, la sagomatura del viso, i tratti sfumati per delinearne i connotati. Non gli unici possibili parallelismi tra gli stili, ma certamente i più significativi, che si sommano anche a una evocativa 'M' posta in evidenza sul retro del quadro.

 

"Gli approfondimenti sono in corso", spiega Scardino, "ora come ora è verosimile pensare a potenziali linee di continuità tra queste opere". E intanto Manfredini continua a far parlare di sé tra l'Italia e l'estero. Ad aprile, infatti, è in previsione a Torino una mostra dantesca che, in base alle prime anticipazioni, dovrebbe contenere sia le opere di Manfredini che quelle di Antonio Maria Nardi - altro autore ferrarese, e illustratore della Divina Commedia per ragazzi, per il quale Scardino ha curato un catalogo pubblicato dal Comune e da Ferrara Arte.

 

Manfredini è piaciuto anche tra gli Stati Uniti e Parigi. Se nel suo Inferno l'illustratore americano George Cochrane ha apertamente dichiarato di ispirarsi all'oggi celebre Manfredo da Ferrara (Qui il link all'intervista), Nicholas Quiring, docente all'école de l'image 'Gobelins' di Parigi, professore al College for creative studies del Michigan e architetto, si è appassionato a tal punto all'opera di Manfredini da portare direttamente una copia del catalogo edito a Ferrara alla Bibliothèque Forney (che vanta una vasta collezione di libri specializzata nelle arti) che ha risposto confermando l'acquisizione, con ringraziamenti: "Siamo lieti di includere il catalogo nelle nostre collezioni e vi ringraziamo per questo gesto", scrivono dalla celebre biblioteca parigina. Un apprezzamento per il volume dedicato al ferrarese Manfredini  che non pare solo genericamente formale.

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Data pubblicazione

09/03/2022

Aggiornamento

09/03/2022 12:20