Anche il Marist College di New York è coinvolto nel progetto dell'ex chiesa di San Michele

In città il prof. Joe Giacalone: "Qui ci sono grandi potenzialità per scambi e connessioni internazionali".

Data:

13/06/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

L'apertura del nuovo atelier di arte e moda nell'ex chiesa di San Michele (X secolo) porta con sé anche la potenzialità di nuovi scambi con gli Stati Uniti e sarà, nelle intenzioni, un "luogo di connessioni internazionali tra arte, musica, fashion e cinema".

 

Da New York, infatti, è arrivato questo fine settimana a Ferrara Joe Giacalone, direttore esecutivo del settore partnership internazionali del Marist College, istituzione globale e indipendente fondata sulle arti liberali i cui studenti - come ha spiegato lo stesso Giacalone - "hanno una percentuale di occupabilità post laurea del 97 per cento".

 

Giacalone è stato condotto in città da Francesca Liberatore, la stilista e docente che, con il padre Bruno, celebre scultore di fama internazionale, ha acquisito l'ex chiesa di via del Turco 35 (sconsacrata nel 1932) per realizzare una 'casa delle arti', già presentata in contesti internazionali: l'anno scorso alla settimana della Moda di Milano e pochi giorni fa anche a Roma, nell'attuale sede di Universo Plastico, l'associazione dei Liberatore, in via del Vantaggio.

 

Giacalone, giunto da oltreoceano e per la prima volta a Ferrara, si è detto "positivamente sorpreso dalla bellezza e dalla ricchezza culturale della città". "Ferrara - ha auspicato Francesca Liberatore - potrebbe essere un luogo perfetto per studenti del Marist college, perché a misura di persona, sicura, ha una vastità culturale di enorme rilievo. L'intenzione sarebbe - sentendo tutte le realtà locali - "sviluppare collaborazioni", che si aggiungerebbero a quelle già in essere con città italiane come Firenze, Venezia e Milano. "Al Marist college" - ha specificato, poi, Joe Giacalone - "abbiamo, tra gli altri, un dipartimento per il settore moda, uno per la musica, uno per il restauro e uno per il cinema, che a Ferrara ha una storia importante. 'Tocchiamo' tutte le arti liberali e le scienze, nella visione di un sapere universale, siamo a novanta minuti da New York, e abbiamo uno specifico programma dedicato agli studi all'estero, di cui è responsabile il professor John Peter".

 

"Penso che l'apertura di questo polo culturale, che intendiamo realizzare tra pochi mesi, porti con sé le potenzialità di grandi connessioni nazionali e internazionali, come dimostra la presenza, l'interesse e la curiosità di Joe (Giacalone)", ha sottolineato Liberatore. Alla stilista e al docente americano sono arrivati anche i ringraziamenti dell'assessore Marco Gulinelli: "Questo progetto è un'occasione per Ferrara. Acquisendo la grande visione e disponibilità della famiglia Liberatore, che ringrazio, vogliamo, insieme, massimizzarne le opportunità, che consentiranno non solo il recupero di un immobile di grande storia e fascino, ma il suo utilizzo per la valorizzazione delle arti e della storia e il coinvolgimento dei giovani".

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Data pubblicazione

13/06/2022

Aggiornamento

13/06/2022 14:18