Arte, quasi 3.400 presenze per la mostra di Daolio dei Nomadi

Rosy Fantuzzi: “Una esperienza unica, ogni giorno una festa”

Data:

12/09/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Sono state quasi 3.400 le persone che - dal 18 giugno a ieri (ultimo giorno di apertura) - hanno fatto visita a palazzina Marfisa d'Este per la mostra “Augusto Daolio. Il respiro della natura”, con le opere pittoriche e i disegni del celebre cantante e fondatore dei Nomadi. La mostra era stata inaugurata nel corso di un evento aperto alla cittadinanza, alla presenza del sindaco Alan Fabbri e dell’assessore Marco Gulinelli, del presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, della compagna di Daolio, Rosy Fantuzzi, dei Nomadi e del cantante Omar Pedrini.

 

Il disegnatore Alberto Lunghini, per l’occasione, ha realizzato un omaggio artistico al fondatore. Curata da Pietro Di Natale, l’esposizione in questi mesi ha contato, nel dettaglio, 3.394 presenze e si è unita a una serie di iniziative che hanno avuto i Nomadi al centro: il concerto del celebre gruppo emiliano a Ferragosto, al parco Marco Coletta, nei 59 anni di storia della band, il tributo di Pedrini al Ferrara Buskers Festival, che - nella sua prima esibizione in quella sede - il 28 agosto si è presentato - a fianco del fondatore del Festival Stefano Bottoni - col cappello originale di Daolio.

 

“È stato - e vuole continuare ad essere - l’omaggio di Ferrara a un gigante della musica emiliana e il tributo a un ricordo sempre vivo”, dice il sindaco Alan Fabbri richiamando anche l'omaggio che Zucchero riservò a Daolio, durante il Ferrara Summer Festival 2021. Era il 18 luglio.
Le iniziative sono state sviluppate con la collaborazione di Rosy Fantuzzi, presidente dell’associazione 'Augusto per la vita', che nelle prossime settimane devolverà i cinquemila euro donati dal Comune di Ferrara, e altri fondi raccolti nel corso dei concerti, oltre a parte del ricavato dalla vendita al bookshop di palazzina Marfisa d’Este, al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Cona.

 

“Ogni luogo regala qualcosa di magico. Ferrara, in particolare, è stata un’esperienza esaltante, per il rapporto con sindaco e istituzioni, con le persone, per l’accoglienza”. Fantuzzi è stata personalmente presente in quasi tutti i fine settimana della mostra, ha accolto il pubblico e dialogato con loro. E anche ieri non ha mancato di esserci: “Tanti sono arrivati e mi hanno detto che si sono fatti diversi chilometri per esserci, non volevano mancare l’appuntamento di Ferrara. È stato emozionante”.

 

“È stata un’esperienza che mi ha arricchito molto: tanta gente, anche da fuori città, mi ha raccontato il suo rapporto con la musica di Augusto, come questa abbia accompagnato momenti delle proprie vite, l’emozione della prima volta a un concerto. Ogni giorno era una esperienza in più da ascoltare, da rivivere, che ti regalava qualcosa di prezioso. È stata sempre una festa”. Ringraziamenti a Rosy Fantuzzi li esprime anche il sindaco Fabbri: “Sono sicuro che questa bella esperienza potrà aprire a tante altre idee e iniziative da sviluppare insieme. Rosy e i Nomadi hanno portato la storia della musica emiliana a Ferrara e gliene siamo grati”.

 

Ora alcune opere saranno - dal 7 ottobre - a Reggio Emilia, in una mostra che conterrà anche i diari dei viaggi e i bozzetti di Daolio. Al centro il viaggio, l’amicizia, il sogno, con opere pittoriche, scritti e poesie.

 

E a febbraio, a Novellara, si lavora per il ritorno - dopo la sospensione pandemica - del celebre tributo al fondatore dei Nomadi, nei giorni prossimi al 18 febbraio, data del suo compleanno. Sarà un grande ritorno e nello stesso tempo un’occasione speciale: il prossimo anno infatti la band celebrerà i 60 anni di carriera.

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Data pubblicazione

12/09/2022

Aggiornamento

12/09/2022 14:34