Sgarbi a Parigi in visita alla mostra dedicata a Giovanni Boldini

La mostra 'Les Plaisirs et les Jours' dedicata al pittore ferrarese Giovanni Boldini è la prima retrospettiva da circa 60 anni a Parigi.

Data:

26/04/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

"Ferrara domina qui a Parigi". Così il presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi visitando la mostra nella capitale francese, insieme all'assessore Marco Gulinelli. La visita precede l'appuntamento di domani sera, quando all'Istituto italiano di cultura di Rue de Varenne sarà presentato in anteprima il progetto del nuovo Spazio dedicato a Michelangelo Antonioni (appuntamento alle 18,30) che a Ferrara avrà sede nell'attuale Padiglione di Arte contemporanea.

 

Gulinelli: "Siamo qui nel segno di un grande artista, per la nostra città è una grande occasione a livello internazionale". Il Comune di Ferrara, pluricitato anche nei pannelli che illustrano il percorso espositivo, è il principale prestatore d'opera, avendo ceduto temporaneamente al museo 32 opere, un'altra, la 33esima, è invece della Fondazione estense, in deposito al Museo Boldini, già a palazzo Massari, dove ritornerà a lavori ultimati.

 

Le opere ferraresi sono numericamente le protagoniste su circa 120 complessive. In particolar modo nella sala intitolata al "Laboratorio dell'artista" Ferrara esprime il ritratto femminile "Fuoco d'artificio" ("meravigliosa e anonima", l'ha definita Sgarbi), il ritratto della contessa de Leusse, già al centro di una mostra-dossier al Castello estense, l'"eccellente" - come lo ha definito Sgarbi - ritratto del piccolo Subercaseaux del 1891 e le Ninfe al chiaro di luna del 1909: "Qui - ha commentato il presidente di Ferrara Arte - è dipinto, in modo potente, l'impero delle donne" e il Giardiniere dei Vieil - Picard, dipinto sulla scatola dei colori di Boldini.

 

"L'essenza e la presenza di Boldini qui ci mostrano una sala che è Ferrara a Parigi. Tutti questi dipinti sono nei nostri musei. In Boldini risplende ogni essenza, dalla grazia delle donne rappresentata con un lampo di colore come in Fuoco d'artificio, alla pubertà di un bambino, passando per il meraviglioso giardiniere ritratto sulla tavolozza, di un realismo caldo ed esuberante". Boldini dipinge a olio come se fosse pastello e a pastello come se fosse olio. Oggi tra Ferrara e Parigi c’è un ponte, e quel ponte si chiama Boldini".

 

Poco oltre - in un'altra sala - che riporta le frasi dell'artista "Ho dipinto tutti i generi" sono praticamente tutte ferraresi le opere esposte: se ne trovano ben nove tra cui il Mantello rosso sulla bergère, una 'Natura morta con mele Calville', i Fagiani, una Marina a Venezia, l' 'Angolo della mensa del pittore, il 'Cardinale del Bernini' nello studio, un 'Braccio con vaso di fiori'.

 

A coronamento dell'intera rassegna, l'ultima sala - tra magnifici abiti della Belle Époque - dedicata a eleganza e mondanità, spicca la 'Donna in rosa' e la 'Passeggiata au Bois de Boulogne' dei coniugi Lydig. L'esposizione parigina rimarrà aperta fino al 24 luglio.

 

"Boldini è Ferrara, è il simbolo di un'epoca e continua ad affascinare il pubblico, a 91 anni dalla sua morte. Quella di Parigi è una grande occasione, un'occasione storica per la nostra città", dice Gulinelli.

 


Il Petit Palais si è fatto carico della copertura di tutti i costi legati al prestito (come imballaggi, trasporti specializzati, assicurazione, spese per catalogo e merchandising) e degli interventi manutentivi e conservativi su buona parte dei dipinti, per consentirne la movimentazione in completa sicurezza.

Altre informazioni

Data pubblicazione

27/04/2022

Aggiornamento

27/04/2022 10:07