Baluardo di Sant'Antonio, ultima fase dei lavori per il consolidamento

Termine entro l'estate. Le riprese dal drone documentano l'intervento: in corso l'installazione dei pali a supporto delle fondamenta

Data:

29/07/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Ultima fase di lavori al baluardo di Sant'Antonio, quello più vicino al monastero di Sant'Antonio in Polesine, da cui prende il nome. Il termine lavori è previsto con la fine dell'estate.

 

Dalla tipica forma ad “asso di picche” - e risalente agli anni '80 del '500 - il baluardo è da marzo al centro di interventi di restauro conservativo, riparazioni di lesioni, iniezioni di malte per incrementarne la resistenza e per contrastarne il degrado.   L'intervento - in corso di realizzazione da parte dell'impresa PR Consolidamenti Srl, con sede a Tresignana (FE), è stato voluto dall'Amministrazione e si aggiunge al progetto 'Un chilometro di mura all'anno" per il progressivo recupero e la valorizzazione dell'intera cinta muraria, con un investimento di ulteriori 300mila euro (in cui saranno compresi anche lavori al baluardo di San Pietro).

 

"Anche e soprattutto in estate procede l'impegno per la tutela e la salvaguardia dei beni monumentali. Questi interventi - realizzati con la sorveglianza archeologica in cantiere - consentiranno di proteggere il baluardo e - insieme ai lavori in essere in altre porzioni della cinta muraria - restituiranno decoro, bellezza e valorizzazione a questo infinito patrimonio tutto ferrarese", dice l'assessore Andrea Maggi, spiegando che gli addetti dell'impresa PR Consolidamenti stanno installando i pali a contrasto in corrispondenza delle fondazioni del baluardo, per prevenire i fenomeni di cedimento e 'rototraslazione' della punta del baluardo.

 

Sono già stati effettuati i primi impianti dei pali, sei nel complesso quelli che dovranno essere installati. Queste operazioni - spiegano i tecnici - sono vincolate da tempistiche precise dal momento che, dopo l'installazione di ciascun palo, è necessario attendere un periodo di assestamento, prima di procedere alla posa dei successivi, per non caricare eccessivamente la spinta sulle mura.

 

Il responsabile unico del procedimento è l'ingegnere del servizio Beni Monumentali Paolo Rebecchi. L'impresa sta documentando, fase per fase, con l'ausilio di droni, gli step più significativi del cantiere (qui link all'ultimo video).

 

Le immagini dall'alto mostrano l'area di cantiere, i punti lesionati e le riparazioni in corso. In particolare si possono notare dalle immagini: lo scavo del terrapieno e la riparazione delle lesioni del paramento di facciata e dei contrafforti interni con la tecnica del "cuci-scuci" (sostituzione dei mattoni deteriorati o sfalsati con mattoni integri storici) e con iniezioni di malte a base di calce idraulica, quindi le azioni per l'incremento della resistenza fra i contrafforti e la parete di facciata e per il potenziamento strutturale. 

Altre informazioni

Data pubblicazione

29/07/2022

Aggiornamento

29/07/2022 13:26