Donald Soffritti, il ferrarese da 25 anni disegnatore di Topolino

"Come dipingerei oggi il pianeta e le crisi che sta vivendo? Un mondo con la miccia". Lui è Donald Soffritti, ferrarese, da 25 anni disegnatore di Topolino e firma (in partnership con lo sceneggiatore Roberto Gagnor) dell'ultima "Topodissea", il celebre poema omerico rivisto in chiave Disney, frutto di un lavoro di ricerca e attenzione al testo originario, alle ambientazioni e anche ai vestiti, traendo spunto anche dalle rappresentazioni artistiche che l’Odissea ha ispirato nei secoli.

Il sindaco Alan Fabbri lo ha incontrato oggi nel suo ufficio: “Siamo orgogliosi che un ferrarese vanti collaborazioni internazionali e rappresenti una firma così importante”, ha detto il primo cittadino, ringraziando e omaggiando l’artista. Nel corso dell’incontro Soffritti ha raccontato il complesso percorso di elaborazione dei fumetti - che anche nell’epoca dell’informatica “è e rimane frutto della mano” dell’autore - il loro valore anche divulgativo e la capacità che esprimono di portare contenuti complessi - e anche i grandi classici - all’attenzione e alla conoscenza soprattutto dei più giovani. Spazio anche all’attualità.

“Se dovessi rappresentare il mondo d’oggi, soprattutto in un fumetto rivolto alle nuove generazioni - ha detto Soffritti rispondendo a una domanda del sindaco - lo illustrerei con una miccia: tra emergenze, guerre, crisi è fondamentale rendere l’idea che non abbiamo un altro pianeta e che siamo di fronte a sfide decisive per il futuro di tutti, soprattutto dei giovani”.

Alcuni lavori passati di Soffritti sono stati ispirati anche dalla Divina Commedia, per questo all’artista ferrarese è stato donato anche un volume di Manfredo Manfredini, l’illustratore dantesco dimenticato di inizio ‘900, prematuramente scomparso, a cui il Comune ha dedicato un testo, a firma dello storico dell’arte Lucio Scardino.