MAF - Mondo Agricolo Ferrarese, riapre il padiglione dedicato all’agricoltura

il Comune di Ferrara, il Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese e l’Associazione MAF hanno presentato il restauro del museo ferrarese

Data:

24/03/2024

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Il MAF rinasce dopo la tempesta. Oggi il Comune di Ferrara, il Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese e l’Associazione MAF hanno presentato il restauro del museo ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, dopo i danni che l’hanno investito lo scorso 22 luglio. Il pomeriggio di festa è stato introdotto dal presidente Pier Carlo Scaramagli e dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri. 

 

“All'indomani della tragica grandinata che ha colpito molti paesi della provincia e le cui tracce sono ancora purtroppo visibili in molte aree, ci siamo subito adoperati per chiedere lo stato d’emergenza. Ci siamo subito rimboccati le maniche anche per capire cosa fare per tutelare il Maf, centro storico, identitario e per certi versi anche artistico del nostro territorio. Ci sembrava doveroso, oltre che giusto, salvare un patrimonio che racconta il mondo agricolo ferrarese, che altrimenti sarebbe andato perduto”, spiega Alan Fabbri, sindaco con delega all’agricoltura, “delega che - ricorda il primo cittadino - come quella all’identità ferrarese, prima non esisteva”. 

 

“Ritengo invece necessario ricordare il nostro passato rurale, che è parte fondante della nostra identità e che deve essere trasmesso di generazione in generazione, soprattutto in un’epoca caratterizzata a livello globale da dissesti idrogeologici e produzioni intensive. Ferrara deve molto al suo sistema agricolo, e gli attrezzi presenti al Maf sono sinonimo di lavoro, di fatica, di voglia di creare qualcosa di migliore rispetto al passato da lasciare alle generazioni future. Oggi siamo qui per celebrare la riapertura di questo spazio, ma anche a ricordare l’impegno profuso nella difesa del territorio e delle sue origini, di ciò che ha creato l’economia e lo stato sociale della nostra città”, conclude il sindaco Fabbri.

 

“Riapriamo il padiglione dell'agricoltura, colpito in maniera così nefasta come del resto tutto il nostro territorio lo scorso 23 luglio. Il giorno dopo questo tremendo avvenimento non nascondo che ci siamo avviliti, ma insieme ai miei figli, Caterina e Marco, abbiamo deciso di continuare. E ci abbiamo preso. È solo di qualche settimana fa l’importante notizia dell'accreditamento museale del MAF nel sistema nazionale. Un riconoscimento importante non solo per la nostra struttura, ma anche per la città e per i valori che il MAF cerca di portare avanti in difesa delle tradizioni”, spiega Pier Carlo Scaramagli. “Valori che sono non solo di tipo culturale e sociale, ma che indirettamente toccano l'economia, come ci ricordano i tanti agricoltori in protesta. L’agricoltura è la base della nostra identità ed è molto vicina alla nostra società, per questo i musei della civiltà contadina sono e dovrebbero essere considerate le casseforti della nostra storia”, aggiunge, ricordando anche l’adozione da parte del MAF di sistemi di comunicazione più moderni, e il raggiungimento delle oltre 100 mila visualizzazioni sul canale Youtube, e la partecipazione del progetto comunale di rilancio delle frazioni. 

 

Il prossimo 19 maggio, anticipa Scaramagli, si terrà il Festival della terra, quest'anno incentrato sui pionieri della frutticoltura, con un approfondimento su Giuseppe Minarelli e sulla sua storia di imprenditore e promotore della frutticoltura ferrarese.

 

Al consulente scientifico Gian Paolo Borghi è stato affidato il compito di coordinare gli eventi previsti, a iniziare dall'intervento di Franco Bergonzini, del Gruppo omonimo di Bondeno, che ha illustrato i lavori tecnici di ripristino eseguiti all'intera struttura del Maf, ora di nuovo a totale disposizione del pubblico. è seguita poi la presentazione del libro a cura di Gianni e Mauro Padovani "Una memoria di ferro. Arte e storia di un’antica famiglia ferrarese" (Ferrara, 2023), con prove dimostrative dell’antico mestiere del fabbro con Sergio Padovani. Il pomeriggio si è concluso con la visita guidata alla struttura museale restaurata e un intrattenimento musicale con Caterina Zanotti.

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Data pubblicazione

25/03/2024

Aggiornamento

25/03/2024 08:48