Mura, procedono i lavori alla nuova Casa dell’Ortolano

Proseguono i lavori alla Casa dell’Ortolano, nota come ex “Casa dei Polli”, primo progetto sviluppato dal Comune di Ferrara su protocollo GBC per la sostenibilità ambientale. Lo storico complesso di edifici, situato nel sottomura, una volta ristrutturato e riqualificato sarà destinato a ospitare dei minialloggi per ciclisti, con tanto di pergola e spazio per pic-nic, un terrazzo con vista mura, un punto ristoro, il deposito bici e gli orti didattici. Non mancheranno iniziative di valorizzazione dei prodotti gastronomici locali. Lungo le fortificazioni storiche meridionali di Ferrara si procede col recupero dell’antico complesso rurale ottocentesco, a lungo dismesso e acquisito dal Comune nel 2020. L'area complessiva di intervento è di 3.250 metri quadri, con un costo totale di 3.015.000 euro, inclusi il ripristino di spazi verdi, opere esterne, illuminazione, e arredi.

“Gli interventi all’ex Casa dell’ortolano, complesso di edifici che diventerà la sede di un nuovo polo turistico e ricettivo incentrato sul cicloturismo e sulla sostenibilità ambientale, si collocano in un contesto di rigenerazione complessiva dell’intera area di accesso alla città, partito con le bonifiche all’ex Amga di via Bologna, il potenziamento di Porta Paola e la riqualificazione dell’intera 'cintura' delle antiche fortificazioni e il consolidamento dei bastioni. L'intera area potrà così finalmente essere uno dei più suggestivi biglietti da visita di Ferrara, in particolar modo per i cicloturisti in arrivo in città", spiega il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. 

I lavori hanno incontrato alcune sfide lungo il percorso. Si sarebbero dovuti concludere in aprile, ma il calendario degli interventi ha subìto alcuni ritardi nell'arrivo delle forniture di materiali - causa Covid, crisi Ucraina, … - oltre che alcuni imprevisti sulle fondazioni e murature, che hanno comportato la necessità di redazione di una perizia variante, con conseguente proroga temporale a fine giugno.

Nel frattempo, gli interventi stanno continuando con la posa dei coppi e le facciate esterne, mentre all'interno sono già stati conclusi il consolidamento dei solai, i cappotti interni e la distribuzione degli impianti. A breve si procederà con la stesura degli intonaci di finitura interna, i massetti ed i sottofondi.

Per quest’opera si sta seguendo il processo per la certificazione ambientale internazionale GBC-hb (acronimo di Green building council - historic building), con un protocollo speciale declinato agli edifici storici L’obiettivo, infatti, è conservare il più possibile l’esistente, per mantenere l’anima storica dell’area e anche per massimizzare il reimpiego di materiale edilizio di recupero oltre che di utilizzo di nuovi materiali ad alta sostenibilità.

Il progetto vede la collaborazione dell'ATI Navarra Srl di Roma e Costruzioni Generali Zoldan, con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro di fondi comunali per le opere principali, in appalto. Inoltre, sono già stati approvati ulteriori lavori di completamento per un importo di 800.000 euro, che includono opere a verde, opere esterne di pavimentazioni e di rivestimento dei locali tecnici, e la fornitura e posa delle illuminazioni e degli arredi. 215 mila euro erano già stati impiegati per la messa in sicurezza delle strutture e per bonifica dell'area che era rimasta in stato di abbandono per anni.

Progettista architettonico e direttore dei lavori è l’architetto Federica Tartari, coadiuvata dall'arch Vitale ed altri tecnici del Servizio Beni Monumentali. Progettista e D.O strutture è l’ingegnere Eugenio Artioli, progettista e D.O impianti e sicurezza è l’ingegnere Marcello Albani (entrambi dello Studio Binario Lab con il supporto dell’architetto Cristiano Ferrari per il protocollo GBC.