“Ferrara città cardioprotetta”, intesa fra Comune e Ausl per 25 defibrillatori pubblici

Da febbraio 2024 si collocheranno le prime installazioni dei dispositivi salvavita in maniera capillare su tutto il territorio

Data:

24/01/2024

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Un progetto sinonimo di vita. Con la firma del protocollo che riunisce gli intenti dell’Amministrazione Comunale e dell’Azienda Usl, “Ferrara Città Cardioprotetta” va verso la fase di installazione delle prime 25 postazioni in cui collocare altrettanti defibrillatori esterni semiautomatici ad uso pubblico. L’individuazione della posizione dei dispositivi - 19 nella zona urbana della città e 6 nelle frazioni - è frutto di uno studio di mappatura del territorio condotto dal Comune di Ferrara, volto a garantire un collocamento congruo e capillare sul territorio. Il protocollo d’intesa siglato stamattina in Sala Arazzi, in occasione della presentazione del progetto alla città, di fatto definisce le competenze degli enti nel monitoraggio dello stato di funzionalità e nella manutenzione dei dispositivi. 


“In città - dice il sindaco Alan Fabbri - c’erano diverse postazioni, ma non erano né coordinante, né soggette a periodica manutenzione. La collettività non sapeva dove fossero e come poter usare i defibrillatori presenti. Con questo progetto si crea un percorso di 25 postazioni segnalate su tutto il territorio. Andremo avanti anche coinvolgendo i privati di Ferrara città e delle frazioni per ampliare in futuro i presidi salvavita. Grazie a chi ci sta sostenendo e al Comune per aver dato priorità a questo importante progetto”.


Per l’Amministrazione comunale, il progetto è stato seguito dal vicesindaco Nicola Lodi e dall’assessore alle Politiche sociosanitarie Cristina Coletti.  “Quella di oggi è una svolta per la vita - evidenzia il vicesindaco Nicola Lodi -. Si attua un progetto al quale stiamo lavorando da diverso tempo e l’intesa raggiunta con Ausl e il 118 ci porterà ad iniziare le installazioni già a partire dalle prossime settimane. Le 25 postazioni individuate vogliono essere solamente momentanee, dal momento che abbiamo già idee per implementare il numero di colonnine salvavita. Per questo lancio un appello a tutti i soggetti privati che hanno a cuore il benessere della città: ‘Ferrara Città Cardioprotetta’ è un piano operativo aperto a tutti e per tutti. Stiamo già lavorando per studiare iniziative e momenti informativi per cercare di raccogliere l’interesse di quanti vogliono il bene dei propri concittadini”. 


“Questo progetto - sottolinea l’assessore alle Politiche sociosanitarie del Comune di Ferrara, Cristina Coletti -, nato su impulso dell’Amministrazione e portato avanti con impegno insieme all’Ausl, mira a colmare una carenza di dispositivi pubblici sul territorio. Il defibrillatore è uno strumento fondamentale, che se utilizzato tempestivamente innalza la possibilità di sopravvivenza delle persone colpite da infarto. I dispositivi attualmente installati sono purtroppo insufficienti a soddisfare il bisogno di protezione sociosanitaria che il Comune di Ferrara vuole garantire a tutta la popolazione. Gli arresti cardiaci sono fra le principali cause di decesso e possono avvenire a tutte le età. Per queste ragioni Ferrara Città Cardioprotetta è un’azione particolarmente strategica e responsabile, che eleva l'efficacia delle azioni già in essere a tutela della salute”. 


Gli apparecchi salvavita che verranno collocati in apposite teche riscaldate e collocate in totem, a protezione dagli agenti atmosferici e per la conservazione del perfetto funzionamento, presentano caratteristiche che li rendono utilizzabili agevolmente da tutti i cittadini. I DAE, infatti, analizzano semi automaticamente il ritmo e hanno una funzione vocale che guida il cittadino nell’erogazione dello shock. Le piastre sono compatibili anche per i soggetti in età pediatrica. Gli eventi per i quali occorre l’intervento sono registrati. La scadenza della componentistica rientra negli standard di 3-4 anni. 

Le manovre con il defibrillatore devono essere effettuate in attesa dei soccorritori del 118, che devono essere in ogni caso tempestivamente allertati. 


“Il progetto - afferma Maurizio Giacometti, responsabile del 118 Ausl Ferrara - dà una sferzata nella protezione e nel contrasto all’arresto cardiaco. L’arresto cardiaco ha numeri importanti, si tratta di una sorta di epidemia silenziosa che Ferrara nel 2023 ha fatto registrare 178 interventi, con un tasso di sopravvivenza di quasi l’8%. La presenza di un defibrillatore è importante perché aumenta il tasso di sopravvivenza e unito al fattore tempo, nella grande maggioranza dei casi, fa la differenza. Ogni minuto, infatti, la sopravvivenza cala del 10%. Installando defibrillatori pubblici puntiamo a migliorare i numeri”. 


“Siamo estremamente soddisfatti - aggiunge Marco Orioli, responsabile infermieristico del 118 Ausl Ferrara -, perché è un piano al quale stiamo lavorando da anni. Se usato entro i primi 5 minuti in cui si verifica un caso di arresto cardiaco, il defibrillatore triplica la possibilità di sopravvivenza dell’individuo. Ciascun dispositivo che verrà installato sarà inserito nel database della Centrale Operativa del 118”.

 

 

Il posizionamento dei ‘DAE’

I defibrillatori semiautomatici verranno posizionati in 19 punti cittadini e in 6 frazioni. 

  • Piazza Ariostea;
  • Galleria Matteotti;
  • Parco Bassani;
  • Piazza Travaglio/via Kennedy;
  • Mura - Porta degli Angeli / Casa del boia;
  • Mura - Porta San Pietro;
  • Mura - Torrione San Giovanni;
  • Giardini viale Cavour
  • Parco Massari;
  • Piazza Municipale;
  • Castello Estense;
  • Parco Coletta;
  • Viale Alfonso I d’Este;
  • Piazza XXIV Maggio / Acquedotto;
  • Autostazione Corriere
  • Porta Catena / Motovelodromo;
  • Via Bologna /Sacra Famiglia;
  • Via Barlaam;
  • Giardini ex Zenith;
  • Porotto;
  • Malborghetto di Boara;
  • Cona;
  • Francolino;
  • Gaibanella;
  • San Bartolomeo in Bosco.

Altre informazioni

Data pubblicazione

25/01/2024

Aggiornamento

25/01/2024 08:11