La nuova scultura di Bruno Liberatore prenderà la sua forma definitiva a Ferrara

Giovedì 28 l’arrivo dell’imponente opera nell’ex chiesa di San Michele, nuova sede creativa dello scultore

Data:

27/12/2023

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

È alta più di cinque metri, con una base di tre metri per tre, l’ultima scultura che Bruno Liberatore sta realizzando e che vedrà la conclusione a Ferrara. È infatti previsto per domani, 28 dicembre (intorno alle 12-12:30), l’arrivo dell’imponente opera dello scultore abruzzese, che ha scelto la città estense come nuovo “quartier generale”. Insieme alla sua famiglia creativa ha infatti restaurato e riaperto l’ex chiesa di San Michele, che ora ospita le sue opere scultoree, in dialogo con le creazioni della figlia, la stilista Francesca Liberatore, anche titolare della cattedra di moda all'Accademia Belle Arti di Brera e docente alla Naba.

 

Ferrara è stata scelta come città d’adozione della famiglia Liberatore: l’edificio in via del Turco, risalente al X secolo, un tempo luogo di culto e ora parte importante del patrimonio storico-culturale della città, è stato inaugurato lo scorso ottobre come nuova sede del marchio e polo culturale, dopo che i Liberatore hanno acquisito l’ex chiesa nel 2021, intraprendendo un coraggioso progetto di recupero e riqualificazione. Per Bruno Liberatore si tratta di un ritorno nella città che per prima ha consacrato il suo percorso professionale e creativo: docente di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Roma e celeberrimo scultore (l'Ermitage di San Pietroburgo gli ha dedicato una galleria), negli anni Ottanta ha infatti esposto proprio a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti. 

 

“È emozionante sapere che un’opera di Bruno Liberatore, iniziata tempo e finora mai conclusa, vedrà la luce proprio a Ferrara, che è divenuta sede d’elezione di uno scultore dall’incredibile creatività e dal pensiero profondo e appassionato. Ringrazio la famiglia Liberatore per aver avviato un percorso di dialogo con la città, dapprima con l’acquisizione e il restauro di un luogo chiuso da tempo e ora con la realizzazione di momenti collettivi aperti ad appassionati e curiosi d’arte”, così l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.

 

L’imponente scultura, dal titolo “Lamento terrestre”, è realizzata in acciaio e terracotta e composta da una moltitudine di formelle, arriverà con un camion particolare a Ferrara da Roma. Per volere del suo autore, verrà conclusa proprio nell’ex Chiesa di San Michele. “Si tratta della prima opera che ho scelto di terminare nella nuova sede a Ferrara - spiega Bruno Liberatore, insieme a Francesca Liberatore -. Nel mio immaginario, questa ‘creatura’ segna un punto di svolta, che dà il via a un nuovo percorso del mio lavoro. Non poteva che essere il simbolo di questo mio ritorno a Ferrara”. 

 

Lo spazio (ingresso da via del Turco 33) rimarrà aperto al pubblico per l’occasione domani pomeriggio (28 dicembre), e il 29 e 30 dicembre dalle 09:30 alle 19. In tali date, sarà possibile incontrare l’artista all’opera.

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Data pubblicazione

27/12/2023

Aggiornamento

27/12/2023 19:33