La prima mondiale dell’opera dedicata al ferrarese Bassani segna il tutto esaurito a New York

Si lavora all’approdo in Italia. Portia Prebys: “Un nuovo risultato della cultura italiana nel mondo”

Data:

14/02/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Si è conclusa con otto serate da tutto esaurito la prima mondiale dell’opera, in inglese, dedicata al Giardino dei Finzi-Contini del ferrarese Giorgio Bassani, in scena a New York dal 27 gennaio (giorno della Memoria). Ora si lavora all’approdo in Italia, in traduzione. L’opera è stata coprodotta dal National Yiddish Theatre Folksbiene (compagnia newyorkese nata nel 1915) e dalla New York City Opera presso gli spazi "Edmond J. Safra Hall" all'interno del Museo del patrimonio ebraico.

 

“È una meraviglia, la gioia è tanta nel vedere che scrittori americani, librettisti abbiano realizzato un'opera lirica ispirata all'Italia. Bravissimi - dice la curatrice del Centro Studi Bassaniani Portia Prebys, oggi a Ferrara -. Questo è un nuovo e importante risultato per la cultura italiana nel mondo e contribuisce a promuovere la letteratura italiana e i suoi grandi classici”.

 

Prebys spiega di essere in contatto con Ricky Ian Gordon, firma dell'opera bassaniana: “Stanno lavorando alla traduzione italiana, c’è la volontà di portarla in Italia”, annuncia. Il compositore americano, durante le otto date di New York, è stato accompagnato da un'orchestra di 15 musicisti diretti da James Lowe, su libretto di Michael Korie (Flying Over Sunset, War Paint, Grey Gardens).

 

A vestire i panni di Micol è stato il soprano Rachel Blaustein, Giorgio ha invece assunto il volto del tenore Anthony Ciaramitaro, il baritono Brian James Myer ha impersonificato Alberto Finzi-Contini. L’opera era in costruzione da anni, alla fine la prima mondiale è avvenuta proprio nell’anno della sessantesima ricorrenza dell’uscita della prima edizione del celeberrimo libro di Bassani.

 

“Qual è l’attualità de Il Giardino dei Finzi-Contini? La sua non è una storia di amore, ma di morte. E la riflessione che stimola è proprio sulla fine, sul destino, sulla sofferenza, è una riflessione eterna”. Dello spettacolo ha parlato vasta parte della stampa americana e internazionale: sul New York Times Ian Gordon ha rivelato che l’esperienza di condurre l’opera ispirata a Bassani è stata “molto appagante”.

 

La nutrita rassegna stampa ha visto, tra le altre, citazioni anche sulla stampa di settore anglosassone: DC Metro Theater Arts, Opera News, Theatre Criticism. Grande la soddisfazione anche della compagnia newyorchese che sulla propria pagina ha postato una foto dell’intero cast, con la scritta: "Questa bellissima storia è stata portata in vita dai notevoli talenti di questa incredibile compagnia. Bravi tutti e complimenti per il tutto esaurito".

 

L'opera di New York si aggiunge a una recente produzione emiliana ispirata alle poesie di Bassani: nel 2018 Corrado Sevardi ha infatti musicato 22 componimenti poetici dell'autore, a Reggio Emilia, in un ciclo rappresentativo per voce recitante, mezzosoprano, violino e pianoforte dal titolo 'Intranima Lieder'.

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Data pubblicazione

14/02/2022

Aggiornamento

17/02/2022 10:22