Le opere dei ferraresi Manfredini e Nardi per due mesi esposte al MUSLI di Torino

Il presidente della fondazione Tancredi di Barolo: “Tra i migliori illustratori danteschi di primo novecento”

Data:

25/06/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Termina domani, dopo due mesi di esposizione a Torino, la mostra “La Piccina Commedia. Dante e i ragazzi tra educazione e ricreazione (1850-1950)”, che da aprile ha proposto al pubblico del capoluogo piemontese, e a tutti i visitatori, anche due autori ferraresi: il 'riscoperto' Manfredo Manfredini (Ferrara, 15 luglio 1881 – Mombello, 31 maggio 1907) e Antonio Maria Nardi (Ostellato, 14 maggio 1897 – Bologna, 23 maggio 1973) , entrambi al centro di pubblicazioni, curate dallo storico dell’arte Lucio Scardino e realizzate dal Comune di Ferrara e da Ferrara Arte nel 2021, per i 700 anni dalla scomparsa del Sommo Poeta.

 

Dal 30 aprile le splendide sale di palazzo Barolo hanno esibito anche i disegni dei due autori ferraresi vissuti tra Otto e Novecento. La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Tancredi di Barolo, appunto, a palazzo Barolo, che è la sede del prestigioso Museo della scuola e del libro per l’infanzia (MUSLI). L’esposizione è corredata da un catalogo che dedica intere sezioni alla città estense e ai suoi autori.

 

Dall’opera di Manfredini "emerge una figura di primo piano nell’ambito dell’iconografia dantesca di primo Novecento”, è scritto a pagina 43 del catalogo firmato da Pompeo Vagliani – presidente della Fondazione Tancredi di Barolo – e Luciana Pasino, specialista di letteratura per l'infanzia e storia della scuola.

 

“L’estrema aderenza dell’apparato iconografico ai significati e ai dettagli del testo, ma anche le capacità simboliche e stranianti, fanno indubbiamente della Divina Commedia di Manfredini una delle più interessanti del primo Novecento”, continua il testo, esprimendo un primato storico internazionale.

 

Per quanto riguarda l’altro autore ferrarese, Antonio Maria Nardi - nato a Ostellato  nel 1897 e  celebre per le sue illustrazioni per ragazzi sul Corrierino, risalenti al 1921, con testo di commento  a cura di Etre Maria Valori (madre della futura attrice Bice Valori) - il giudizio  che arriva da Torino è sempre di grande apprezzamento: “Il suo segno – riporta il catalogo – sa interpretare sia i mostri dell’Inferno sia le creature alate ed eteree che dominano nel Purgatorio e soprattutto nel Paradiso”.

 

“Dante ci ha offerto l’occasione di collaborare e fare rete in modo virtuoso”, dicono dalla Fondazione Tancredi di Barolo, spiegando che il progetto della mostra e del catalogo sul “Piccino Dante” “si propone di avvicinare bambini e ragazzi alla figura di Dante e alle sue opere attraverso le riduzioni, gli adattamenti e le riscritture per l’infanzia comparsi in Italia tra Ottocento e Novecento”.  

 

“Il riscontro positivo che arriva anche da Torino – spiega l’assessore Marco Gulinelli – è un nuovo tassello che dimostra ancora una volta come le ricerche condotte a Ferrara abbiano intercettato, nell’anno dantesco e oltre, vasta curiosità e interesse in molte città e in molte realtà. Grazie alla Fondazione Tancredi di Barolo per l’attenzione e la disponibilità manifestate”.

 

Oltre a Torino, che ha esposto anche opere originali di Nardi  e un’edizione del 1932 della Divina Commedia illustrata da Manfredini, il progetto di riscoperta degli autori ferraresi ha intercettato, e intende interessare, anche le biblioteche nazionali del Paese e, all’estero, la Bibliothèque Forney di Parigi (che vanta una vasta collezione di libri specializzata nelle arti e che conta anche il catalogo redatto a Ferrara e a firma di Lucio Scardino).   
 

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Altre informazioni

Data pubblicazione

27/06/2022

Aggiornamento

27/06/2022 10:49