Nelle scuole primarie un piccolo dizionario del dialetto per ragazzi

Sindaco: "Promuoviamo il legame con le radici e la nostra storia. Dalla conoscenza della lingua dei padri deriva una maggiore consapevolezza e integrazione"

Data:

15/12/2021

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

"Come diceva Pier Paolo Pasolini già negli anni '70, 'fra le tragedie che abbiamo vissuto in questi ultimi anni, c'è stata la tragedia della perdita del dialetto, come uno dei momenti più dolorosi della perdita della realtà'. Una perdita che vogliamo assolutamente evitare e anche per questo portiamo il dialetto nelle scuole".

 

Così il sindaco di Ferrara Alan Fabbri presentando il testo - promosso e finanziato dal Comune - 'Impariamo il dialetto ferrarese', oggi distribuito dall'assessore Dorota Kusiak in tre scuole - le 'Biagio Rossetti', in centro, le 'Franceschini', nella frazione di Porotto e l'istituto 'Alberto Manzi' a Gaibanella - a una settantina di studenti, in rappresentanza dei circa 4.600 alunni che da questi giorni potranno consultare il 'prontuario' del vernacolo locale. Nell'occasione - oggi - erano presenti anche i dirigenti scolastici insieme a una delegazione del corpo docenti.

 

Quello distribuito e donato alle scuole dall'Amministrazione è un piccolo dizionario di dialetto ferrarese per giovanissimi alunni, con le illustrazioni del noto disegnatore Alberto Lunghini, i detti popolari, le parole di uso più frequente e quotidiano.

 

Il testo è diviso in brevi capitoli - dedicati ai termini riferiti alla città, alla Spal, alle famiglie e alle espressioni per definire animali, cucina, cibo, feste, campagna, corpo umano, meteo, scuola, mesi, giorni della settimana, casa, vestiti, colori, azioni. In apertura c'è un' introduzione storica che ripercorre in sintesi l'evoluzione della lingua: il latino, gli influssi dei Galli,che abitarono la pianura del Po, fino ad arrivare alla lingua di cui fu artefice il popolo, tramandata di generazione in generazione. "Il dialetto è cultura popolare, salviamolo!", è scritto qui.

 

L'anno scorso, a inizio anno, primo cittadino e assessore avevano distribuito un testo dedicato alla storia, dal titolo Ferrara Kids, "una guida a misura di bambino per conoscere e imparare ad amare Ferrara e i suoi tesori". Quest'anno la scelta è caduta proprio sul dialetto: "Dobbiamo essere fieri - dice il sindaco - della nostra lingua materna, rappresenta infatti le nostre radici, è un legame forte con il nostro passato ed è anche uno sguardo sul mondo, un modo di pensare e di guardare alle cose. Siamo felici quindi di contribuire a rivitalizzare questa straordinaria tradizione.

 

L'obiettivo è conservare una parte fondamentale della nostra cultura, che appartiene ai nostri padri e che dobbiamo tutelare e tramandare. Conoscere la lingua locale aiuta a conoscere ancora di più la storia e se stessi. Non solo: dalla sua conoscenza deriva anche una maggiore integrazione di chi viene da altri territori, nell'ottica di promuovere fino in fondo la nostra cultura anche all'esterno, aprendoci al mondo".

 

"Continua il progetto che abbiamo fortemente voluto per la valorizzazione del territorio di Ferrara, nella sua infinita ricchezza ", ha spiegato l'assessore Dorota Kusiak, con riferimento anche alla prima uscita promossa dall'Amministrazione, Ferrara Kids, dedicata alla storia locale. "Moltiplichiamo le iniziative e gli spunti tratti dal grande patrimonio ferrarese con un obiettivo unitario: promuovere il legame con il territorio e la sua conoscenza".

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Data pubblicazione

15/12/2021

Aggiornamento

15/12/2021 14:33