Ferrara al Salone Mondiale del Turismo: “Un magnifico scrigno di bellezza”

Ferrara e il suo delta del Po raccontati al pubblico internazionale del WTE di Verona

Data:

16/09/2022

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

La congiunzione tra un territorio costruito e uno non costruito, ossia la Ferrara dell’addizione erculea di Biagio Rossetti e il territorio del Delta del Po. Un patrimonio che - nella sua interezza - è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’umanità in due step successivi, rispettivamente nel 1995 e nel 1999.

 

È, in sintesi, questa la storia e la narrazione che l’assessore Marco Gulinelli e la presidente dell’ente parco Delta del Po Aida Morelli hanno portato ieri al pubblico del WTE di Verona, il Salone Mondiale del Turismo, dove Ferrara e il suo territorio hanno uno stand con addetti del Comune e dell’ufficio di informazione turistica a disposizione del pubblico per illustrare le peculiarità del patrimonio Unesco locale.

 

Lo stand è stato inaugurato ieri dal sindaco Alan Fabbri, insieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Qui è inoltre  disponibile, fino a domani - ultimo giorno del Salone -  materiale informativo, brochure di promozione turistica e illustrative: vi si trovano informazioni relative alla stagione concertistica di Ferrara Musica, al Teatro Comunale di Ferrara, ai percorsi turistici e le carte della riserva di biosfera Delta del Po.

 


Nel corso dell’incontro - diffuso in diretta, in streaming, sui canali del WTE e ancora disponibile a questo link, dal minuto 8:50:00 circa - il territorio è stato presentato al pubblico, anche internazionale, come un “magnifico scrigno di bellezza”, proiettando anche filmati. Territorio che Morelli ha descritto come “affascinante congiunzione tra poli opposti - l’uno, la città, antropizzato e di forte valenza storica, l’altro, il delta del Po, non antropizzato e paesaggisticamente unico - in un grande paesaggio culturale che è stato riconosciuto patrimonio mondiale”.

 

Questi luoghi - ha poi precisato la presidente dell’ente parco - "sono un rapporto tra cielo e acqua, fatto di scenari unici. Qui l’azione dell’uomo si è fatta compatibile con la tutela, mantenendo un paesaggio che è riserva della biosfera (MAB Unesco) ed è l’area italiana con maggiore biodiversità”.

 

Quindi Ferrara, "una città antropizzata sì, ma secondo i criteri del bello rinascimentale, all’avanguardia europea come prima nel suo genere per estensione e organicità, tale da renderla, secondo Bruno Zevi, la prima città moderna europea”, ha precisato Gulinelli. Ferrara e il suo Delta del Po sono così un patrimonio unico. “La forza di questa ‘e’ è la forza che unisce luoghi così diversi, così complementari e integrati, stabilisce una unione indissolubile che rende peculiare questo territorio agli occhi del mondo”, hanno concluso i due relatori.

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Data pubblicazione

16/09/2022

Aggiornamento

16/09/2022 14:36