Ha aperto i battenti, oggi a Bari, il Salone internazionale del restauro di Ferrara, per questa edizione in terra pugliese, con la presenza del presidente di Ferrara Fiere Congressi Andrea Moretti e dell'ad Silvia Paparella.
Intervistato dalle emittenti locali e nazionali, Moretti, questa mattina prima del taglio del nastro, ha detto: "Ho riscontrato, in questi giorni che hanno anticipato l'avvio ufficiale del Salone, grande interesse da parte di Bari e di diversi partner nei confronti di Ferrara Fiere. Aver 'esportato', per questa edizione, la nostra fiera consente di promuovere un brand ferrarese, nato nel 1991, in tutta Italia e non solo. Consente inoltre di mostrare la qualità degli eventi che Ferrara Fiere propone.
Essere in terra pugliese oggi è inoltre un modo per consolidare relazioni e stringere nuove potenziali intese a beneficio dei territori. La fiera è motore dello sviluppo, è patrimonio delle comunità, ne è al servizio (come dimostra anche l'insediamento del centro vaccinale al padiglione 6) e ha le potenzialità per essere un elemento essenziale di rilancio, soprattutto in questo particolare periodo storico".
La partenza ufficiale dell'appuntamento a Bari è stata preceduta da alcuni eventi e iniziative introduttivi, come il viaggio tra i cantieri del restauro Made in Italy - tra Napoli, Pompei, Matera e la stessa Bari - e come il dibattito di apertura su "Heritage and sustainability", relativo al ruolo del restauro in epoca di transizione ecologica.
Omar Marcacci - project manager del Salone Internazionale del Restauro - nei giorni scorsi ha spiegato: "L'evento lo abbiamo chiamato Restauro in tour, poi, dal prossimo aprile, si ritornerà a Ferrara, per la ventisettesima edizione di una fiera iniziata nel '91".
E intanto Ferrara Fiere da tempo si sta preparando al prossimo appuntamento, Remtech (dedicata alla protezione e allo sviluppo sostenibile del territorio e alle bonifiche dei siti contaminati), che quest'anno tornerà parzialmente in presenza, dal 20 al 24 settembre, "unendo - come spiega l'ad Paparella - le opportunità, sperimentate nel 2020, della nuova piattaforma digitale, agli incontri in presenza. "Remtech - continua l'ad - non è solo un momento di rappresentazione e di condivisione dello stato dell'arte delle prospettive future, è soprattutto un network di esperti nazionali e internazionali che opera in forma permanente, dove il comparto pubblico e il settore privato hanno modo di confrontarsi e dialogare in maniera costruttiva".