A Ferrara apre il nuovo Sportello Vittime di Reato

Accoglienza qualificata, informazioni puntuali, orientamento e sostegno psicologico nelle fasi successive al reato.

A cura di: Fondazione emiliano-romagnola vittime dei reati

Data:

03/04/2024

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

È un servizio a tutto tondo, in supporto ai cittadini, quello offerto nel nuovo Sportello Vittime di Reato istituito in via Ripagrande 13/A dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara per rinforzare le prestazioni di welfare erogate alla cittadinanza. Per questa nuova opportunità l'Amministrazione comunale ha stanziato 90mila euro - a garanzia del funzionamento dello Sportello per 3 anni -, assegnando le risorse a Cidas attraverso una manifestazione di interesse pubblica. 

 

Il servizio, a carattere gratuito, si rivolge alle vittime di qualsiasi tipologia di reato e ai loro familiari e/o conviventi, per fornire un aiuto completo a seguito del reato. Per usufruire del servizio occorre essere residenti sul territorio del Comune di Ferrara.

 

"Nasce - afferma l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti - un servizio comunale altamente qualificato, specificamente pensato per orientare e  dare supporto alle fasce deboli della popolazione, più assoggettate a patire le gravose conseguenze di un reato subìto. Si tratta di uno spazio completamente nuovo, facilmente raggiungibile per la sua posizione centrale, dove incontrare le persone vittime di reato, ascoltarle e soprattutto supportarle concretamente per il superamento di ciò che hanno subito. Lo Sportello sarà gestito da personale competente e adeguatamente formato, che agirà in sinergia con i servizi sociali, i servizi sanitari e le Forze dell'Ordine.  Si rafforzerà così anche la rete interistituzionale, che sarà in grado di mettere in campo azioni coordinate e integrate per il bene e la sicurezza della cittadinanza". 

 

Nel supportare i cittadini vittime di reato, come spiega l'assessore Coletti "fra gli obiettivi principali c'è quello di lavorare in forte sinergia con la Fondazione Emiliano-Romagnola per le Vittime di Reato, di cui il Comune di Ferrara e socio co-fondatore e verso la quale ogni anno versa una quota di adesione di 10mila euro. Negli ultimi 5 anni, attraverso l'azione del Sindaco, sono stati segnalati alla Fondazione 7 casi per i quali è stato garantito un intervento puntuale di supporto". 

 

"Siamo contenti di essere qui oggi all'inaugurazione - dice il coordinatore dei servizi del Settore Società e Diritti della Cooperativa Cidas, Nicola Bogo - di questo spazio così importante per la città di Ferrara e i per i suoi cittadini. Come cooperatori, rinsaldiamo questa collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali,  il Comune e la Fondazione Emiliano-romagnola per le Vittime di Reato, di cui il Comune di Ferrara e cofondatore. La collaborazione con la Fondazione è già in atto, Cidas ha infatti sviluppato interventi di informazione e formazione, e questo ha posto le basi per l'apertura dello sportello, per il quale Cidas prende in carico l'operatività mettendo a disposizione le competenze dei propri operatori,  come consulenti legali e psicologi. La cooperativa assume anche il ruolo di facilitatore di relazione tra la rete delle associazioni locali, gli organi comunali e quelli regionali e i servizi sociali esistenti sul territorio. Finalmente un servizio che pone l'attenzione sulla vittima, che nel percorso della giustizia ordinaria è tenuta sempre in disparte. Grazie a questo servizio l'Assessorato alle Politiche Sociali vuole affiancare e supportare i cittadini vittime di reato". 

 

Gli operatori illustreranno, a chi si rivolgerà allo sportello, le forme di tutela legale previste dall'ordinamento e le possibilità di accedere a fondi di risarcimento per le vittime, oltre a garantire un sostegno di tipo pratico, ad esempio nella compilazione dei documenti.  Saranno offerti percorsi di aiuto emotivo e psicologico orientando le vittime anche ai servizi presenti sul territorio. L'obiettivo, specialmente per le fasce più vulnerabili della popolazione che risultano maggiormente esposti al rischio vittimizzazione secondaria (giovani, donne, anziani, persone con disabilità, minori), è evitare una nuova esposizione al reato. 

 

Per poter ricevere assistenza occorre prendere appuntamento telefonando al numero 340 1756440. L'operatore è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13

 

In stretta collaborazione con la Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime di Reato.

La 'Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati', di cui il Comune di Ferrara è socio co-fondatore, è una realtà unica, in rete con gli enti e i servizi sociali territoriali, che può offrire un aiuto concreto alle persone rimaste vittime di fatti sconvolgenti o drammatici e ai loro famigliari. La Fondazione fornisce un aiuto economico alle vittime e ai sopravvissuti di reati, che provochino morte o danni morali e fisici, abusi sessuali e prevaricazioni della liberà.

 

Le persone che hanno subìto tali violenze possono chiedere aiuto, attraverso il Comune di Ferrara - assessorato alle Politiche Sociali, che si farà carico di inviare la richiesta di assistenza direttamente alla Fondazione. Per volontà del legislatore è, infatti, il Sindaco che deve formulare le richieste di intervento per le vittime e i loro famigliari. 

 

Le domande possono essere presentate per i fatti gravi e gravissimi (omicidi consumati e tentativi, gravi maltrattamenti in famiglia, violenza di genere anche in ambito extra-familiare, stalking, violenza e abusi su minori, reati a sfondo sessuale, rapine, aggressioni,..) avvenuti sul territorio della regione Emilia-Romagna nei confronti di qualsiasi cittadino, oppure per le vicende avvenute fuori dal territorio regionale ma solo per i cittadini emiliano-romagnoli.

 

La Fondazione, tramite il proprio Comitato di Garanti, analizza le istanze ricevute (in tempi brevi o con speciale procedura d'urgenza), ne valuta l'ammissibilità e determina l'entità del contributo in relazione alle specifiche necessità o condizioni di bisogno della persona offesa.

 

Nel corso degli anni, i contributi erogati hanno aiutato le vittime e i sopravvissuti a superare le conseguenze dei reati subiti. Sono stati utilizzati ad esempio: 

  • per far fronte a spese sanitarie, psicoterapeutiche o di cura e assistenza tanto delle vittime che dei loro figli o familiari
  • per sostenere i percorsi di studio, socialità e recupero di una quotidianità normalizzante dei bambini e ragazzi coinvolti
  • per appoggiare percorsi di autonomia personale, abitativa e lavorativa nei casi di donne in uscita da percorsi di violenza accompagnate dai servizi
  • per acquistare o ripristinare i beni materiali necessari alle vittime che devono ricominciare nel quotidiano una vita normale

Altre informazioni

Data pubblicazione

03/04/2024

Aggiornamento

04/04/2024 10:37